Concetti Chiave
- I terremoti si distribuiscono lungo fasce specifiche legate a strutture geografiche come dorsali oceaniche e fosse oceaniche.
- L'attività sismica lungo le dorsali oceaniche presenta ipocentri superficiali, mentre nelle fosse oceaniche gli ipocentri variano da superficiali a profondi.
- Le catene montuose recenti mostrano sismicità con ipocentri poco profondi, massimo fino a 100 km.
- I terremoti vulcanici sono causati dal movimento del magma e sono cruciali per prevedere le eruzioni.
- La magnitudo misura il terremoto nel suo punto d'origine, mentre l'intensità varia a seconda degli effetti locali.
Distribuzione dei terremoti
La distribuzione dei terremoti sulla Terra non è casuale ma gli epicentri sono allineati su fasce ben precise geograficamente e geologicamente.
• Sismicità significativa con ipocentri superficiali lungo le dorsali oceaniche
• Sismicità più intensa con ipocentri superficiali-profondi man mano che ci si allontana dalle fosse (distribuiti lungo una superficie ideale chiamata superficie di Benioff): fosse oceaniche
• Sismicità forte con ipocentri non molto profondi (max 100 km): recenti catene montuose
• I terremoti vulcanici sono vibrazioni del suolo prodotte dal movimento del magma risalente (importante per le previsioni delle eruzioni)
Sismicità e strutture geografiche
Le fasce sismiche, quindi, sono associate a grandi strutture geografiche soprattutto dorsali oceaniche (superficiali) e fosse abissali (superficiali-profondi). Per questo motivo la conoscenza delle dorsali e dei sistemi è importante per la previsione.
La magnitudo è una misura strumentale del terremoto nel punto in cui esso si è originato (non è legata né alla posizione né alla stazione, è uguale in tutta la Terra). L’intensità si riferisce agli effetti del terremoto in una determinata area e assume vari valori (massimo = epicentro, nullo = a una certa distanza) per intensità del terremoto ci si riferisce a quella massima. Tuttavia si è potuta elaborare una relazione empirica tra esse in base alla regione e profondità dell’ipocentro.