Concetti Chiave
- La Nigeria è il paese più popoloso dell'Africa, ma la sua popolazione vive in condizioni socio-economiche difficili, con un'alta povertà e una bassa speranza di vita.
- Il paese ospita centinaia di gruppi etnici con una varietà di lingue e tradizioni, suddivisi principalmente tra hausa-fulani, yoruba e ibo.
- Gli hausa e i fulani, prevalentemente musulmani, abitano il nord, mentre gli yoruba, principalmente cristiani con una minoranza musulmana, vivono nel sud-ovest.
- Gli ibo, di origine bantu e cristiani, sono concentrati nel sud-est, e la Nigeria ospita anche pratiche animiste, oltre alle religioni principali.
- Dal 2000, l'adozione della legge islamica in alcuni stati del nord ha intensificato i conflitti religiosi, politici ed economici nel paese.
LE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE ED ETNICHE IN NIGERIA
La Nigeria è lo Stato più popoloso dell’Africa. L’incremento naturale è elevato, ma la speranza di vita è molto bassa, a causa delle pessime condizioni socio-economiche e sanitarie in cui versa la popolazione: il 70% dei nigeriani vive con poco più di un dollaro al giorno. I gruppi etnici sono centinaia, con una grande varietà di costumi, lingue e tradizioni.
In gran parte sono riconducibili a tre grandi gruppi:
- gli hausa e i fulani (o fulbe ), originari dell’Africa subsahariana, vivono nel nord del Paese e sono di religione musulmana;
- Gli yoruba occupano la regione sud-occidentale e sono di origine incerta; giunti nel Paese fra il VII e l’XI secolo, fondarono potenti regni e crearono una ricca e raffinata civiltà urbana.
- Gli ibo, di ceppo bantu e di religione cristiana, sono localizzati soprattutto nel sud-est. Alla religione musulmana, maggioritaria nel nord del Paese, e a quella cristiana, professata soprattutto nel sud, si aggiungono i culti animisti.
Forti contrasti di natura religiosa, politica ed economica continuano a insanguinare il Paese e la situazione si è aggravata da quando, nel 2000, alcune Stati del nord, a maggioranza musulmana, hanno deciso di adottare la legge islamica e di pretenderne il rispetto anche da parte della popolazione non musulmana.