Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Calabria è caratterizzata da una varietà di paesaggi, con altopiani boscosi e pianure coltivate che si alternano a coste frastagliate.
  • La regione è una penisola montuosa con quattro massicci importanti: Monte Pollino, Sila, Monti del Pecoraro e Aspromonte.
  • I corsi d'acqua della Calabria, chiamati "fiumare", sono tipicamente secchi d'estate e soggetti a piene in inverno.
  • Le principali pianure costiere, come la Piana di Sibari, sono state bonificate e ora ospitano oliveti e agrumeti.
  • Le coste calabresi, bagnate dal Mar Tirreno e dal Mar Ionio, offrono un mix di insenature pittoresche e paesaggi contrastanti.

Calabria: aspetti fisici

Dal punto di vista fisica, forse la Calabria è la regione d’Italia che presenta più aspetti vari e contrastanti. Ampi altopiani ricoperti da foreste secolari si alternano a brevi pianure costiere, coltivate a agrumeti e aranceti. Golfi di un azzurro carico contrastano con le gole profonde dell’Appennino calabrese, terre basse e acquitrinose sono dominate da cime isolate mentre a zone popolose fanno riscontro tratti deserti e praticamente abbandonati.
La regione calabra ha la forma di una penisola che si estende verso la Sicilia, lunga 250 chilometri, bagnata da un lato dal mar Tirreno e dall’altro dal Mar Jonio e separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina.
Il territorio è completamente montuoso: l’Appennino che percorre la regione da nord a sud forma quattro massicci: il massiccio del Monte Pollino, l’altopiano della Sila, i monti del Pecoraro e l’Aspromonte.
Le vette raggiungono i 2000/2200 metri. Fra i quattro altopiani, il più noto è quello della Sila, il cui nome deriva dal greco xilon = legno. Infatti sulla Sila si estendono boschi secolari d faggi, castagni, pini, larici ed abeti. . Numerosi corsi d’acqua, dal regime torrentizio scendono dalle pendici della Sila, formando un gran numero di cascate. Questi torrenti sono chiamati “fiumare”; durante l’estate, essi sono generalmente asciutti, invece, d’inverno vanno soggetti a violente piene che trascinano verso la costa delle grandi quantità di detriti. L’unico corso d’acqua che può essere considerato un veero fiume, con un regime sostanzialmente regolare, è il Crati, che attraversa la Piana di Sibari.
Le pianure calabre sono tutte costiere: le più vaste sono la Piana di Sibari, di Sant’Eufemia, di Gioia Tauro, il Marchesato. Fino a qualche tempo fa queste pianure erano acquitrinose e malariche, ma, ultimamente sono state quasi del tutto bonificate e sono coltivate a oliveti e agrumeti. Le coste sono frastagliate e formano parecchie insenature sia sul versante tirrenico che su quello ionico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche fisiche principali della Calabria?
  2. La Calabria presenta una varietà di aspetti fisici, con altopiani coperti da foreste, pianure costiere coltivate, golfi azzurri, gole profonde e cime montuose. La regione è una penisola montuosa con quattro massicci principali: Monte Pollino, Sila, Pecoraro e Aspromonte.

  3. Qual è il significato del nome "Sila" e cosa caratterizza questo altopiano?
  4. Il nome "Sila" deriva dal greco "xilon", che significa legno, e l'altopiano è noto per i suoi boschi secolari di faggi, castagni, pini, larici e abeti. È attraversato da numerosi corsi d'acqua torrentizi che formano cascate.

  5. Come sono cambiate le pianure calabre nel tempo?
  6. Le pianure calabre, un tempo acquitrinose e malariche, sono state quasi completamente bonificate e ora sono coltivate a oliveti e agrumeti. Le pianure principali includono la Piana di Sibari, di Sant’Eufemia, di Gioia Tauro e il Marchesato.

Domande e risposte

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