Concetti Chiave
- La Calabria è caratterizzata da una varietà di paesaggi, con altopiani boscosi e pianure coltivate che si alternano a coste frastagliate.
- La regione è una penisola montuosa con quattro massicci importanti: Monte Pollino, Sila, Monti del Pecoraro e Aspromonte.
- I corsi d'acqua della Calabria, chiamati "fiumare", sono tipicamente secchi d'estate e soggetti a piene in inverno.
- Le principali pianure costiere, come la Piana di Sibari, sono state bonificate e ora ospitano oliveti e agrumeti.
- Le coste calabresi, bagnate dal Mar Tirreno e dal Mar Ionio, offrono un mix di insenature pittoresche e paesaggi contrastanti.
Calabria: aspetti fisici
Dal punto di vista fisica, forse la Calabria è la regione d’Italia che presenta più aspetti vari e contrastanti. Ampi altopiani ricoperti da foreste secolari si alternano a brevi pianure costiere, coltivate a agrumeti e aranceti. Golfi di un azzurro carico contrastano con le gole profonde dell’Appennino calabrese, terre basse e acquitrinose sono dominate da cime isolate mentre a zone popolose fanno riscontro tratti deserti e praticamente abbandonati.La regione calabra ha la forma di una penisola che si estende verso la Sicilia, lunga 250 chilometri, bagnata da un lato dal mar Tirreno e dall’altro dal Mar Jonio e separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina.
Il territorio è completamente montuoso: l’Appennino che percorre la regione da nord a sud forma quattro massicci: il massiccio del Monte Pollino, l’altopiano della Sila, i monti del Pecoraro e l’Aspromonte. Le vette raggiungono i 2000/2200 metri. Fra i quattro altopiani, il più noto è quello della Sila, il cui nome deriva dal greco xilon = legno. Infatti sulla Sila si estendono boschi secolari d faggi, castagni, pini, larici ed abeti. . Numerosi corsi d’acqua, dal regime torrentizio scendono dalle pendici della Sila, formando un gran numero di cascate. Questi torrenti sono chiamati “fiumare”; durante l’estate, essi sono generalmente asciutti, invece, d’inverno vanno soggetti a violente piene che trascinano verso la costa delle grandi quantità di detriti. L’unico corso d’acqua che può essere considerato un veero fiume, con un regime sostanzialmente regolare, è il Crati, che attraversa la Piana di Sibari.
Le pianure calabre sono tutte costiere: le più vaste sono la Piana di Sibari, di Sant’Eufemia, di Gioia Tauro, il Marchesato. Fino a qualche tempo fa queste pianure erano acquitrinose e malariche, ma, ultimamente sono state quasi del tutto bonificate e sono coltivate a oliveti e agrumeti. Le coste sono frastagliate e formano parecchie insenature sia sul versante tirrenico che su quello ionico.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche fisiche principali della Calabria?
- Qual è il significato del nome "Sila" e cosa caratterizza questo altopiano?
- Come sono cambiate le pianure calabre nel tempo?
La Calabria presenta una varietà di aspetti fisici, con altopiani coperti da foreste, pianure costiere coltivate, golfi azzurri, gole profonde e cime montuose. La regione è una penisola montuosa con quattro massicci principali: Monte Pollino, Sila, Pecoraro e Aspromonte.
Il nome "Sila" deriva dal greco "xilon", che significa legno, e l'altopiano è noto per i suoi boschi secolari di faggi, castagni, pini, larici e abeti. È attraversato da numerosi corsi d'acqua torrentizi che formano cascate.
Le pianure calabre, un tempo acquitrinose e malariche, sono state quasi completamente bonificate e ora sono coltivate a oliveti e agrumeti. Le pianure principali includono la Piana di Sibari, di Sant’Eufemia, di Gioia Tauro e il Marchesato.