Concetti Chiave
- Il bilancio idrologico varia stagionalmente, attivo in inverno e passivo in estate, e differisce da regione a regione.
- Le precipitazioni sono misurate con pluviometri e il ruscellamento con stazioni idrometriche lungo i corsi d'acqua principali.
- L'infiltrazione dell'acqua dipende dalla permeabilità delle rocce, dalla morfologia, dalla vegetazione e dall'intensità delle piogge.
- L'acqua piovana che scorre in superficie alimenta fiumi che possono sfociare in mare, confluire in altri fiumi o terminare in laghi.
- Il bacino idrografico comprende il territorio che fornisce acqua a un fiume, suddiviso in bacini secondari per ogni affluente.
Variazioni del bilancio idrologico
Il bilancio idrologico varia non soltanto da regione a regione, ma anche corso dell'anno. È frequente che il bilancio idrologico sia attivo durante la stagione fredda e sia invece passivo durante la stagione calda. Le precipitazioni si misurano tramite i pluviometri, ovvero appositi contenitori che raccolgono l'acqua piovana. Un altro metodo di misurazione è il ruscellamento si determina misurando la quantità d'acqua totale che esce dal territorio attraverso i corsi d'acqua: a questo scopo si ricorre a stazioni idrometriche, ubicate lungo il corso dei numi principali. Speciali apparecchi misurano le grandezze che influenzano l'evapotraspirazione e consentono di stimare questa grandezza. L'infiltrazione si misura con prove di assorbimento dei terreni effettuate con strumenti chiamati infiltometri. L'acqua piovana si infiltra in percentuale diversa a seconda della permeabilità delle rocce, della morfologia del territorio, del tipo di vegetazione e dell'intensità degli eventi metereologici. L'infiltrazione è il valore più complesso da definire e si ottiene dopo avere determinato le altre grandezze. Il bilancio idrologico è in genere calcolato su base annua preferibilmente utilizzando un numero elevato di anni e si riferisce a uno specifico bacino idrografico.
Origine e percorso dei fiumi
L’acqua che scorre libera in superficie prende origine dalla sorgente, l’acqua giunge a un fiume, cioè un corso d'acqua perenne che termina con foce, la zona in cui sbocca in mare. Non tutti i fiumi sfociano nel mare, alcuni confluiscono in altri fiumi, di cui diventano affluenti, oppure sboccano in un lago. Le acque di un fiume scorrono in un ambito circoscritto, detto alveo o letto. L'alveo è limitato lateralmente dagli argini. Le acque che confluiscono in un fiume provengono dal territorio circo-stante, sotto forma di acque di superficie o di acque sotterranee. Il territorio che rifornisce acque un fiume ne costituisce il bacino idrografico. Un bacino che rifornisce un corso d'acqua con affluenti è diviso in bacini secondari, uno per ogni affluente.
Domande da interrogazione
- Quali sono i metodi principali per misurare le precipitazioni e il ruscellamento?
- Come si misura l'infiltrazione dell'acqua nel terreno?
- Che cos'è un bacino idrografico e come si suddivide?
Le precipitazioni si misurano tramite pluviometri, mentre il ruscellamento si determina misurando la quantità d'acqua totale che esce dal territorio attraverso i corsi d'acqua, utilizzando stazioni idrometriche.
L'infiltrazione si misura con prove di assorbimento dei terreni effettuate con strumenti chiamati infiltometri, tenendo conto della permeabilità delle rocce, della morfologia del territorio, del tipo di vegetazione e dell'intensità degli eventi meteorologici.
Un bacino idrografico è il territorio che rifornisce acque a un fiume, ed è suddiviso in bacini secondari, uno per ogni affluente che contribuisce al corso d'acqua principale.