Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le Antille formano un arcipelago tra l'Oceano Atlantico e il Mar dei Caraibi, suddiviso in Grandi e Piccole Antille.
  • La morfologia delle Antille varia notevolmente a causa della complessa struttura geologica, con montagne fino a 3.000 metri e profonde fosse marine.
  • Le Grandi Antille hanno massicci montuosi antichi, mentre le Piccole Antille comprendono isole vulcaniche più recenti.
  • Il clima delle Antille è influenzato dalla latitudine, esposizione e altitudine, con differenze significative tra le coste sopra e sotto vento.
  • La varietà climatica delle Antille genera una vegetazione diversificata, da foreste equatoriali a zone aride simili a deserti.

Le Antille: morfologia e clima

Con il nome di Antille si indica un arcipelago che costituisce una specie di ponte fra l’America del Nord e l’America del Su., compreso fra l’ Oceano Atlantico e il Mar dei Caraibi. Si distinguono le grandi Antille (Cuba, Haiti, Giamaica e Portorico) e le Piccole Antille (tutte le altre isole)
Dal punto di vista geografico le Antille sono caratterizzate dall’estrema varietà di paesaggi e di forme di vita a cui corrisponde una larga varietà di tipi etnici, di tecniche di coltivazione e di sistemi di costruzione.
La varietà dei paesaggi dipende soprattutto dalla varietà della struttura geologica e quindi del rilievo.
La struttura geologica delle Antille è molto complessa e ancora in evoluzione; infatti, esiste una generale tendenza al sollevamento accompagnata da terremoti e fenomeni vulcanici. La potenza e l’importanza dei fenomeni tettonici è testimoniata dalla presenza di montagne che arrivano anche a 3.000 metri e di profonde fosse marine, come la Fossa di Portorico). Sull’orogenesi del territorio delle Antille sono state fatte diverse ipotesi. Quelle più recenti hanno portato ala conclusione che tali vicende sono state piuttosto complesse. I massicci montuosi delle Grandi Antille, che sono da considerare come il prolungamento più orientale delle cordigliere, sono di formazione più antica. Invece, le numerose piccole isole sono di origine vulcanica, risalgono ad un periodo più recente che non si è ancora concluso.
A questa varietà morfologica, corrisponde, ovviamente, una varietà climatica. Innanzitutto, essa è determinata dall’estensione dei territori nel senso della latitudine. Per questo motivo, nella parte settentrionale i periodi di siccità sono frequenti, mentre le isole vicine alla costa del Venezuela ha un clima subarido con precipitazioni annue fra 250 e 500 mm. Tuttavia le maggiori differenze climatiche sono determinate dall’esposizione e dall’altitudine. A questo proposito occorre distinguere le coste sopra vento da quelle sotto vento. Le prime sono molto più piovose perché interessate dai venti alisei che portano umidità. La siccità è frequente anche nelle isole calcaree e piatte della fascia esterna o nelle piccole isole vulcaniche che non hanno rilievi. Per lo stesso motivo è abbastanza frequente che a poche decine di chilometri da zone ricche di fiumi o torrenti, si trovano zone particolarmente aride
Una tale varietà di condizioni climatiche porta come conseguenza una quantità e una qualità di vegetazione eterogenea; infatti si passa dalla foresta equatoriale (liane e felci arboree) a distese assolate che ricordano i deserti messicani

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche geografiche delle Antille?
  2. Le Antille sono caratterizzate da una grande varietà di paesaggi e forme di vita, con una complessa struttura geologica in evoluzione, che include montagne alte fino a 3.000 metri e fosse marine profonde.

  3. Come influisce la morfologia delle Antille sul clima della regione?
  4. La varietà morfologica delle Antille determina una varietà climatica, influenzata dall'estensione latitudinale, dall'esposizione ai venti alisei e dall'altitudine, con differenze significative tra le coste sopra vento e sotto vento.

  5. Quali sono le conseguenze della varietà climatica sulle Antille?
  6. La varietà climatica porta a una vegetazione eterogenea, che varia dalla foresta equatoriale a zone aride simili ai deserti messicani, a seconda delle condizioni locali di umidità e altitudine.

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