Concetti Chiave
- I flussi migratori moderni sono prevalentemente individuali o di gruppo, spesso in risposta a calamità o conflitti.
- Le migrazioni sono principalmente guidate da disparità economiche e demografiche tra regioni di origine e destinazione.
- Oltre alla povertà, i lavoratori qualificati migrano per migliori opportunità, specialmente dall'Europa e Asia verso gli Stati Uniti.
- Le migrazioni interne persistono, come il trasferimento di massa dalle campagne alle città in Cina, coinvolgendo milioni di persone.
- Movimenti significativi si osservano anche all'interno dell'Unione Europea, prevalentemente dall'Est all'Ovest.
L'emigrazione attuale è per lo più di tipo individuale e di gruppo
Le conseguenze dell'aumento della popolazione mondiale e della distribuzione degli abitanti sono in parte mitigate dai forti movimenti migratori. Del resto, la storia del popolamento della terra è in gran parte una storia di migrazioni e spostamenti di popoli. Naturalmente in epoca moderna è difficile che si spostino popoli interi, se non come conseguenza di calamità naturali o di guerre disastrose.
Sono invece imponenti e continui i flussi migratori individuali e di gruppo da una regione all'altra o da un paese all'altro, anche molto lontani fra loro.
Le ragioni economiche sono alla base delle migrazioni
Questo fenomeno è dovuto essenzialmente ai grandi squilibri demografici ed economici esistenti tra i luoghi di provenienza e quelli di destinazione. Le persone infatti tendono a spostarsi dai Paesi meno sviluppati e più poveri verso i Paesi economicamente più sviluppati e più ricchi, con l'obiettivo di migliorare le loro condizioni di vita. Secondo le stime dell'ONU, nel 2005 gli emigranti nel mondo sono stati circa 190 milioni. La povertà non è però l'unica causa dei moderni movimenti migratori: si spostano anche lavoratori qualificati, tecnici e scienziati, soprattutto dall'Europa e dall'Asia verso gli Stati Uniti. Vi sono poi migrazioni anche tra paesi appartenenti al Sud del mondo, per esempio verso l'Arabia Saudita o il Sudafrica.
Dalle campagne alle città: le migrazioni interne
Inoltre continuano a esistere migrazioni interne ai vari paesi. In passato ve ne sono state di molto significative, come quella che ha condotto al popolamento dell'Ovest degli Stati Uniti, il mitico Far West, nel corso dell'Ottocento, o alla migrazione dal Sud al Nord dell'Italia avvenuta negli anni Cinquanta e Sessanta del Ventesimo secolo, con punte di oltre 2 milioni di trasferimenti l'anno. Si calcola che oggi in Cina stia avvenendo un consistente movimento migratorio dalle campagne alle città, che ha coinvolto finora circa 150 milioni di persone: più del 10% dell popolazione complessiva. Notevoli sono anche i flussi migratori dall'Est all'Ovest dell'Unione Europea.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali cause delle migrazioni moderne?
- Quali sono alcuni esempi storici di migrazioni interne significative?
- Quali sono le tendenze attuali nei flussi migratori globali?
Le migrazioni moderne sono principalmente causate da squilibri demografici ed economici tra i paesi di origine e quelli di destinazione. Le persone si spostano dai paesi meno sviluppati verso quelli più ricchi per migliorare le loro condizioni di vita. Anche lavoratori qualificati si trasferiscono, specialmente dall'Europa e dall'Asia verso gli Stati Uniti.
Esempi storici di migrazioni interne includono il popolamento dell'Ovest degli Stati Uniti nel XIX secolo e la migrazione dal Sud al Nord dell'Italia negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo. Attualmente, in Cina, c'è un grande movimento migratorio dalle campagne alle città.
Attualmente, i flussi migratori sono imponenti e continui, con movimenti individuali e di gruppo tra regioni e paesi, anche molto distanti. Le migrazioni avvengono non solo dai paesi poveri ai ricchi, ma anche tra paesi del Sud del mondo, come verso l'Arabia Saudita o il Sudafrica.