BlueSarah
Ominide
1 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • L'attrito è una forza a contatto che si oppone al movimento, con direzione contraria rispetto al moto del corpo.
  • Esistono tre tipi principali di attrito: radente (strisciamento), volvente (rotolamento) e viscoso (movimento in fluidi).
  • La causa dell'attrito risiede nelle irregolarità delle superfici, che impediscono un movimento fluido.
  • L'attrito si distingue in statico, che agisce su corpi fermi, e dinamico, che agisce su corpi in movimento.
  • La forza di distacco è la minima forza necessaria per superare l'attrito statico e avviare il movimento di un corpo.

Le forze di attrito: definizione di attrito e di forza al distacco

L’attrito è una forza a contatto che si oppone al movimento del corpo, infatti, l’attrito è sempre rivolto in senso opposto al movimento. Esso può essere radente, ovvero quando un corpo striscia su una superficie, oppure volvente, ovvero quando rotola e viscoso, ovvero quando un corpo si muove in un fluido.
La causa della forza di attrito è l’irregolarità delle superfici che, nonostante possano apparire perfettamente lisce, in realtà presentano delle irregolarità le quali si oppongono al movimento del corpo.


L’attrito, inoltre, si suddivide in radente statico e dinamico. L’attrito statico si oppone ad un corpo che inizialmente è fermo e che poi si inizia a muovere. Se il corpo inizia a muoversi significa che la forza applicata ha superato l’attrito. Ebbene, il valore della forza minima necessaria per far muovere il corpo e quindi vincere la forza d’attrito si chiama forza di distacco. La formula della forza di distacco per vincere l’attrito statico è Forza al distacco = Coefficiente di attrito statico per Componente perpendicolare della forza premente. Da questa formula si evince che vi è una relazione di diretta proporzionalità tra forza al distacco e forza premente. L’attrito dinamico invece si oppone a un corpo che è già in movimento.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community