vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Esperienza di Faraday sulle correnti indotte
Faraday prese un circuito elettrico in cui ci è un generatore di d.d.p., un interruttore, e un Amperometro che misura l’intensità di corrente. Questo circuito era collocato vicino una spira rettangolare in cui vi era un galvanometro a 0 centrale, ovvero, un milliamperometro che registra piccole variazioni dell’intensità di corrente, e il verso della corrente che circola nella spira.
Esperimento 1
In una prima fase in cui chiudo il circuito, il galvanometro registra una piccola corrente. Quando l’intensità di corrente si stabilizza, il galvanometro torna a registrare 0.
Quando la d.d.p. nel circuito aumenta, il galvanometro registra una variazione verso destra, quando la d.d.p. diminuisce, il galvanometro registra una variazione verso sinistra. Quando la d.d.p. si stabilizza, il galvanometro segna 0.
Quindi, nella spira di destra si registra una variazione di intensità di corrente quando varia il campo magnetico generato dal passaggio di corrente nel circuito elettrico. Da ciò diremo che se c’è un campo magnetico variabile, avremo nel circuito di destra una corrente indotta.
Esperimento 2
Successivamente Faraday ha preso la spira con il galvanometro, ha notato che avvicinando un magnete alla spira, l’ago del galvanometro si spostava verso destra, allontanandolo, si spostava verso sinistra. Quando il magnete era fermo in una data posizione, il galvanometro restava fisso sul valore 0.
Con ciò affermiamo nuovamente che al variare del campo magnetico (B), nella spira avremo una corrente indotta.
Esperimento 3
Faraday ha preso la solita spira con il galvanometro e l’ha posta tra le espansioni polari di una calamita, ovvero, in un campo magnetico uniforme.
Ha notato che ruotando la spira si generava una corrente indotta: quando stava ferma, il galvanometro non registrava passaggio di corrente, ruotandola, in base al verso, l’ago si muoveva verso destra o sinistra.
Quindi, una corrente indotta dipende dall’angolo che si forma tra la superficie della spira e il campo magnetico (una corrente indotta varia al variare di α tra B ⃗ e S ⃗).
Esperimento 4
Faraday ha preso la spira e l’ha posta all’interno di un campo magnetico uniforme, vedendo che quando la spira entra o esce dal campo, si verifica una corrente indotta nella spira.
Ciò ci permette di dire che la variazione del numero di linee di forza che attraversano la spira generano una corrente indotta. Quindi, al variare della parte di superficie immersa nel campo magnetico, si genera una corrente indotta. Per cui, è possibile aumentare l’intensità di corrente indotta aumentando la superficie della spira.
1. Esperienza di Faraday sulle correnti indotte
Faraday prese un circuito elettrico in cui ci è un generatore di d.d.p., un
interruttore, e un Amperometro che misura l’intensità di corrente. Questo circuito era
collocato vicino una spira rettangolare in cui vi era un galvanometro a 0
centrale, ovvero, un milliamperometro che registra piccole variazioni dell’intensità di
corrente, e il verso della corrente che circola nella spira.
Esperimento 1
In una prima fase in cui chiudo il circuito, il
galvanometro registra una piccola corrente.
Quando l’intensità di corrente si stabilizza, il
galvanometro torna a registrare 0.
Quando la d.d.p. nel circuito aumenta, il
galvanometro registra una variazione verso destra, quando la d.d.p. diminuisce, il
galvanometro registra una variazione verso sinistra. Quando la d.d.p. si stabilizza, il
galvanometro segna 0.
Quindi, nella spira di destra si registra una variazione di intensità di corrente
quando varia il campo magnetico generato dal passaggio di corrente nel
circuito elettrico. Da ciò diremo che se c’è un campo magnetico variabile, avremo
nel circuito di destra una corrente indotta.
Esperimento 2
Successivamente Faraday ha preso la spira con il
galvanometro, ha notato che avvicinando un magnete alla
spira, l’ago del galvanometro si spostava verso destra,
allontanandolo, si spostava verso sinistra. Quando il
magnete era fermo in una data posizione, il galvanometro restava fisso sul valore 0.
Con ciò affermiamo nuovamente che al variare del campo magnetico (B), nella
spira avremo una corrente indotta.
Esperimento 3 Faraday ha preso la solita spira con il galvanometro,
e l’ha posta tra le espansioni polari di una calamita,
ovvero, in un campo magnetico uniforme.
Ha notato che ruotando la spira si generava una
corrente indotta: quando stava ferma, il
galvanometro non registrava passaggio di corrente, ruotandola, in base al verso, l’ago
si muoveva verso destra o sinistra.
Quindi, una corrente indotta dipende dall’angolo che si forma tra la superficie
della spira e il campo magnetico (una corrente indotta varia al variare di
⃗ ⃗ ).
α tra B e S
Esperimento 4
Faraday ha preso la spira e l’ha posta all’interno di un campo
magnetico uniforme, vedendo che quando la spira entra o esce
dal campo, si verifica una corrente indotta nella spira.