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2. Elettrizzazione per strofinio, per contatto, per induzione
È possibile elettrizzare un corpo per strofinio, contatto, o induzione.
Strofinio
Una bacchetta di vetro che viene strofinata con un panno di lana è in grado di attrarre a sé dei pezzetti di carta.
Strofinando la bacchetta viene compiuto un lavoro, che a sua volta si trasforma in energia cinetica che acquista ogni atomo, permettendo agli elettroni di conduzione nella bacchetta di sfuggire agli atomi, trasferendosi dalla bacchetta al maglione. In questo modo la bacchetta si carica positivamente, e, a sua volta, posta nelle vicinanze di un pezzo di carta, è in grado di far spostare gli elettroni, nel pezzo di carta, nell’area più vicina alla bacchetta, che carica positivamente, attrae a sé il pezzo di carta.
Alcune considerazioni
Gli elettroni persi dalla bacchetta li troveremo tutti sul maglione; questo perché consideriamo il principio di conservazione della carica, ovvero, la carica complessiva dei due corpi, dopo l’elettrizzazione, rimane invariata.
Nelle prove descritte abbiamo osservato che l’elettrizzazione per strofinio è un fenomeno che riguarda corpi di plastica e di vetro. Se strofiniamo una bacchetta di metallo dobbiamo constatare che non viene elettrizzata; se però impugniamo la bacchetta di metallo con un guanto di plastica lo strofinio ha successo dato che la bacchetta si elettrizza; osserviamo infine che se si tocca la bacchetta con un dito questa perde immediatamente la sua carica elettrica. Queste osservazioni consentono di dividere i materiali in due grandi categorie.
- I materiali che per strofinio si elettrizzano e mantengono per qualche tempo la loro carica sono indicati come ISOLANTI ELETTRICI.
- I materiali che in alcune situazioni si elettrizzano ma non sono in grado di mantenere la carica sono indicati come CONDUTTORI ELETTRICI.
Contatto
Nel momento in cui mettiamo a contatto un corpo carico elettricamente (una bacchetta) con un altro corpo neutro (una sfera), noteremo che la sfera cederà alcuni elettroni alla bacchetta (per via della forza attrattiva tra le cariche di segno opposto) con una conseguente elettrizzazione della sfera.
Alcune considerazioni.
Nel caso in cui il corpo carico e quello neutro sono identici (e fatti dello stesso materiale), avremo che dopo il contatto i due corpi avranno uguale carica pari alla metà di quella posseduta inizialmente dal corpo carico.
Induzione
Mettendo a contatto tra loro due sfere elettricamente neutre, quando viene avvicinata una bacchetta carica, è possibile notare una forte migrazione di elettroni dalla sfera più lontana verso quella più vicina alla bacchetta. In questo modo una sfera, che ha perso alcuni elettroni, sarà carica negativamente, e l’altra sarà carica positivamente.
Per avere un'elettrizzazione permanente delle due sfere, occorre allontanarle prima di allontanare la bacchetta carica.
Alcune considerazioni.
Se le due sfere sono identiche, dopo l’elettrizzazione avranno uguale carica, ma di segno opposto.
Come si può elettrizzare un corpo?
Esistono vari metodi per elettrizzare un corpo: per strofinio, per contatto, per induzione. Per strofinio e per contatto, le cariche elettriche passano da un corpo all’altro. Nell’elettrizzazione per induzione, invece, all’interno dei corpi vi è una ridistribuzione delle cariche.
2. Elettrizzazione per strofinio, per contatto, per
induzione
È possibile elettrizzare un corpo per strofinio, contatto, o induzione.
Strofinio
Una bacchetta di vetro che viene strofinata con un panno di lana è in grado di attrarre
a sé dei pezzetti di carta.
Strofinando la bacchetta viene compiuto un lavoro, che a sua volta si trasforma in
energia cinetica che acquista ogni atomo, permettendo agli elettroni di conduzione
nella bacchetta di sfuggire agli atomi, trasferendosi dalla bacchetta al maglione. In
questo modo la bacchetta si carica positivamente, e, a sua volta, posta nelle vicinanze
di un pezzo di carta, è in grado di far spostare gli elettroni, nel pezzo di carta, nell’area
più vicina alla bacchetta, che carica positivamente, attrae a sé il pezzo di carta.
Alcune considerazioni
Gli elettroni persi dalla bacchetta li troveremo tutti sul maglione; questo
perché consideriamo il principio di conservazione della carica, ovvero, la carica
complessiva dei due corpi, dopo l’elettrizzazione, rimane invariata.
Nelle prove descritte abbiamo osservato che l’elettrizzazione per strofinio è un
fenomeno che riguarda corpi di plastica e di vetro. Se strofiniamo una bacchetta di
metallo dobbiamo constatare che non viene elettrizzata; se però impugniamo la
bacchetta di metallo con un guanto di plastica lo strofinio ha successo dato che la
bacchetta si elettrizza; osserviamo infine che se si tocca la bacchetta con un dito
questa perde immediatamente la sua carica elettrica. Queste osservazioni consentono
di dividere i materiali in due grandi categorie.
I materiali che per strofinio si elettrizzano e mantengono per qualche tempo la
loro carica sono indicati come ISOLANTI ELETTRICI.
I materiali che in alcune situazioni si elettrizzano ma non sono in grado di
mantenere la carica sono indicati come CONDUTTORI ELETTRICI.
Contatto
Nel momento in cui mettiamo a contatto un corpo carico elettricamente (una
bacchetta) con un altro corpo neutro (una sfera), noteremo che la sfera cederà alcuni
elettroni alla bacchetta (per via della forza attrattiva tra le cariche di segno opposto)
con una conseguente elettrizzazione della sfera.