Concetti Chiave
- L'obiettivo della scienza è sviluppare una teoria in grado di descrivere l'intero universo, superando le teorie parziali esistenti.
- Stephen Hawking sottolinea il paradosso che una teoria unificata completa potrebbe influenzare le azioni umane, rendendo incerta la nostra capacità di trarre conclusioni corrette.
- La teoria generale della relatività e la meccanica quantistica sono le teorie parziali attuali che descrivono l'universo, ma manca una teoria che le unifichi.
- Hawking considera la ricerca di una teoria unificata un dovere scientifico, anche se potrebbe non avere un impatto pratico immediato sulla sopravvivenza umana.
- Le scoperte scientifiche, pur essendo state un vantaggio in passato, potrebbero non essere più rilevanti per la sopravvivenza futura e potrebbero persino mettere a rischio l'umanità.
Il fine ultimo della scienza è quello di fornire una singola teoria in grado di descrivere l’intero universo, sostiene l’illustre scienziato inglese. L’universo avrebbe potuto avere qualsiasi tipo di inizio e di successivo sviluppo, ma sembra invece che esso abbia un modo di evolvere molto regolare e subordinato a determinate leggi. E’ molto difficile ideare una teoria in grado di descrivere il funzionamento dell’universo nella sua interezza.
In genere, l’approccio usato dagli scienziati è quello di scomporre il problema in varie parti e trovare varie teorie parziali, ognuna delle quali descrive e predice una certa classe limitata di osservazioni, trascurando le interazioni di altre quantità.
Può darsi che questa impostazione sia completamente sbagliata, ammonisce senza giri di parole Hawking.
Tuttavia, questo è stato il modo in cui si è proceduto in passato. Oggi, le due teorie fondamentali parziali che descrivono il nostro universo sono la teoria generale della relatività e la meccanica quantistica. L’obiettivo successivo della fisica è la ricerca di una nuova teoria che le includa entrambe. Essa si potrebbe chiamare, mutuando la stessa espressione usata da Hawking, la teoria quantistica della gravità.
Una tale teoria ancora non esiste e non è prevedibile quanto tempo ci vorrà per arrivarci, ma Hawking ci trascina in una considerazione che stupisce e disorienta, facendo notare infatti che nella ricerca di una tale teoria unificata c’è un paradosso fondamentale. Qualunque idea su qualsivoglia teoria scientifica prende l’avvio dall’assunto che l’uomo è razionale e libero di osservare l’universo traendo le conclusioni basandosi sulla logica di cui dispone. Se esistesse in realtà una teoria unificata completa, essa dovrebbe verosimilmente determinare anche le azioni degli uomini. In questo modo sarebbe la teoria stessa a determinare l’esito della nostra ricerca di una tale teoria!!
E per quale motivo essa dovrebbe stabilire che, a partire dai materiali di osservazione, noi dobbiamo pervenire alle conclusioni giuste? Non potrebbe essa predire altrettanto bene che noi dovremmo trarre le conclusione sbagliata? O nessuna conclusione? si domanda ancora Hawking. Per quanto in passato è stato certamente vero che intelligenza e scoperta scientifica hanno fornito un vantaggio competitivo ai fini della sopravvivenza, non si può essere sicuri che oggi sia ancora così. Le scoperte scientifiche potrebbero benissimo distruggere l’intero genere umano e, in ogni caso, una teoria unificata completa potrebbe non avere alcun valore in termini di possibilità di sopravvivenza o, addirittura, potrebbe non avere alcuna ricaduta sul nostro stile di vita.
Le teorie parziali in nostro possesso consentono di fare predizioni precise risultando lacunose soltanto in casi estremi, perciò viene da chiedersi da cosa nasce questo bisogno di pervenire ad una ulteriore teoria. La risposta di Hawking è che argomentazioni simili avrebbero potuto essere usate tanto contro la teoria della relatività, quanto contro la meccanica quantistica eppure queste teorie ci hanno dato sia l’energia nucleare sia la rivoluzione della microelettronica. Quindi, procedere nella ricerca di una teoria unificata completa è non soltanto un bisogno conoscitivo dell’uomo, ma anche un dovere. Anche se si arrivasse a scoprire che la teoria ultima non aggiunge e non toglie nulla a quanto già noto.
Domenico Signorelli
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo ultimo della scienza secondo l'illustre scienziato inglese?
- Quali sono le due teorie fondamentali parziali che attualmente descrivono il nostro universo?
- Qual è il paradosso fondamentale nella ricerca di una teoria unificata completa?
- Perché è importante continuare la ricerca di una teoria unificata completa, secondo Hawking?
- Quali sono le implicazioni delle scoperte scientifiche sulla sopravvivenza umana?
L'obiettivo ultimo della scienza è fornire una singola teoria in grado di descrivere l'intero universo.
Le due teorie fondamentali parziali sono la teoria generale della relatività e la meccanica quantistica.
Il paradosso è che una teoria unificata completa dovrebbe determinare anche le azioni degli uomini, inclusa la nostra capacità di giungere a conclusioni corrette.
È importante perché, nonostante le teorie parziali siano precise, una teoria unificata rappresenta un bisogno conoscitivo e un dovere, simile a come la relatività e la meccanica quantistica hanno rivoluzionato la scienza.
Le scoperte scientifiche potrebbero distruggere l'intero genere umano e una teoria unificata completa potrebbe non avere alcun valore per la sopravvivenza o influire sul nostro stile di vita.