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di pser
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Concetti Chiave

  • Kant è un influente filosofo tedesco, famoso per aver rivoluzionato il modo di pensare filosofico.
  • Nato a Konigsberg nel 1724, Kant visse tutta la sua vita nella sua città natale, divenuta oggi Kaliningrad.
  • Rifiutò inviti a insegnare in altre città, preferendo rimanere all'università locale di Konigsberg.
  • Era noto per la sua precisione metodica, tanto che i cittadini regolavano gli orologi sulla sua passeggiata quotidiana.
  • La sua meticolosità si rifletteva nelle sue opere, caratterizzate da un pensiero schematico e ben spiegato.

Indice

  1. L'influenza di Kant nella filosofia
  2. La vita a Konigsberg

L'influenza di Kant nella filosofia

Kant è di sicuro uno dei personaggi che maggiormente ha caratterizzato la storia della filosofia, insieme ad altri illustri suoi predecessori come Platone e Aristotele, in particolare perché ha cambiato in modo pesante il modo di intendere molte cose riguardanti la filosofia: nasce a Konigsberg, l’attuale città russa di Kalinigrad, il 22 aprile 1724, da una famiglia della media borghesia, nella Prussia orientale.

La vita a Konigsberg

Anche quando divenne celebre dopo la pubblicazione di alcune delle sue opere principali soprattutto la prima critica, fu invitato in molte città prussiane come Jena, Francoforte e Berlino, ad insegnare ma decise di non muoversi mai dalla sua città continuando ad insegnare filosofia e geografia nell’università locale, parlando geograficamente di tutto il mondo conosciuto senza mai allontanarsi dalla sua città: egli era molto preciso e metodico, tant’è che viene riportato un esempio aneddotico e molto significativo riguardante la sua precisione quasi maniacale: si racconta infatti che egli era solito ripetere gli stessi gesti ogni giorno e che gli abitanti di Konigsberg erano soliti mettere a posto l’orologio badandosi sulla camminata quotidiana delle cinque del filosofo. Questo tratto della sua personalità non deve essere una mera curiosità ma fa invece capire l’impostazione chiara e precisa che il filosofo usò anche all’interno delle sue opere, con un pensiero sempre schematico con nessuna parte delle sue dottrine senza una spiegazione.

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