Concetti Chiave
- Schopenhauer's major work, "The World as Will and Representation" (1818), aims to complete Kant's philosophy by differentiating between phenomena, which are perceived through space, time, and causality, and noumena, which represent reality itself beyond perception.
- The concept of 'Will' is central to Schopenhauer's philosophy, described as an eternal, infinite, and unconscious driving force that causes suffering and is the true essence of reality beyond space, time, and causality.
- Schopenhauer's view of reality is inherently pessimistic, identifying three types of pessimism: existential (life is a pendulum between pain and boredom), natural (nature consumes itself), and social (society is driven by necessity, not progress).
- The principle of analogy extends observations made about humans to nature and society, suggesting a universal experience of suffering and competitive survival.
- Schopenhauer proposes liberation from suffering through three paths: artistic contemplation, which connects individuals to the noumenon, ethical compassion, which aligns personal suffering with universal suffering, and asceticism, which rejects personal desires to achieve a state akin to nirvana.
"Il mondo come volontà e rappresentazione": opera del 1818 in cui Schopenhauer vuole portare a compimento il pensiero di Kant distinguendo fenomeno e noumeno.
Indice
Fenomeno e noumeno secondo Schopenhauer
Fenomeno: realtà fisica, secondo Kant è la realtà come l'uomo la conosce attraverso le categorie ed è l'incontro tra realtà in sé e la percezione.
Invece, per Schopenhauer il fenomeno é descritto dalle categorie di spazio, tempo e causalità. La causalità ha un ruolo materiale e produce la realtà fenomenica. Di conseguenza il mondo è una mia rappresentazione.
Noumeno: realtà in sé, secondo Kant é la realtà pensabile. Invece per Schopenhauer si può cogliere togliendo il "velo di Maya" che è un inganno dell'intelletto e dei sensi attraverso il corpo che ambivalente perché lo sentiamo come fenomeno (esterno) e come volontà (interno).
La volontà come brama di vivere
Volontà: è brama di vivere (Wille zun leben). Provoca dolore e sofferenza ed é
- Eterna e immutabile
- Infinita (non ha limiti nello spazio e nel tempo)
- Unica
- Senza causa
- Senza scopo
- Inconscia
Tipologie di pessimismo
È la realtà oltre lo spazio, tempo e causa. Esiste sotto forma di idea immutabile. Immagine dell'essere senza l'uso dell'intelletto. Quindi la visione della realtà è pessimistica perché la vita rappresenta il dolore. Tre tipologie di pessimismo:
- Pessimismo esistenziale: individuale. Il pendolo oscilla tra il dolore e la noia passando da un fugace istante che noi chiamiamo piacere ( fine di una sofferenza perché abbiamo soddisfatto un desiderio. L'amore è un inganno messo in atto per la procreazione ed è per questo che ci si vergogna dell'atto sessuale ( due infelicità si uniscono per creare una terza infelicità.
- Pessimismo nella natura: autofagia, cioè la natura che divora se stessa. Ogni essere è il sepolcro di altri esseri perché si divorano per sopravvivere. Anche gli uomini per affermarsi eliminano gli altri.
- Pessimismo sociale: gli uomini vivono in società solo per bisogno. Viene rifiutata la visione della storia come progresso. Non c'è progresso, sono solo modalità diverse con cui la società esprime la crudeltà.
Liberazione dal dolore
Principio di analogia: tutto ciò che si constata nell'uomo è esteso anche alla natura e poi alla società.
Liberazione dal dolore: il suicidio non serve perché con esso si manifesta un attaccamento alla volontà di vita. Ci sono tre modi per liberarsi dal dolore:
- Contemplazione artistica: vedendo raffigurata un'esperienza già vissuta in termini universali mi dimentico di me stesso e sento di avere qualcosa in comune con l'umanità vengo così messa direttamente in contatto con il noumeno.
- Etica della compassione: capire che il mio dolore è come il dolore di tutti gli altri uomini così da vedere un'immagine di me stesso negli altri e di conseguenza provo pietà e compassione e sono in sintonia con il dolore universale.
- Ascesi/mortificazione: scelta consapevole di non rispondere ai miei desideri, atti di non volontà in modo che l'io si perda nel noumeno non essendo più un io individuale. Il noumeno diventa quindi il nirvana cioè qualcosa di opposto alla volontà.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione tra fenomeno e noumeno secondo Schopenhauer?
- Come Schopenhauer descrive la volontà?
- Quali sono le tipologie di pessimismo secondo Schopenhauer?
- Quali sono i modi per liberarsi dal dolore secondo Schopenhauer?
Schopenhauer distingue il fenomeno come la realtà fisica percepita attraverso spazio, tempo e causalità, mentre il noumeno è la realtà in sé, colta togliendo il "velo di Maya" e percepita attraverso il corpo come volontà.
La volontà è descritta come brama di vivere, eterna, immutabile, infinita, unica, senza causa e scopo, e inconscia. È la realtà oltre spazio, tempo e causa, rappresentando un'idea immutabile.
Schopenhauer identifica tre tipi di pessimismo: esistenziale, dove la vita oscilla tra dolore e noia; nella natura, dove gli esseri si divorano per sopravvivere; e sociale, dove la società esprime crudeltà senza progresso.
I modi per liberarsi dal dolore includono la contemplazione artistica, l'etica della compassione e l'ascesi/mortificazione, che portano a un contatto con il noumeno e un allontanamento dalla volontà di vita.