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Concetti Chiave

  • La morale implica una solidarietà tra gli uomini, uniti dalla comune esperienza del dolore, superando conflitti e egoismo.
  • La giustizia nella morale si manifesta quando gli individui evitano azioni che possano danneggiare gli altri, riconoscendo la condizione comune.
  • La pietà si esprime attraverso la compassione per la sofferenza altrui, promuovendo un superamento dell'egoismo personale.
  • L'ascesi rappresenta la negazione degli istinti e dei bisogni, culminando nel noluntas, che annulla la volontà individuale.
  • Secondo Schopenhauer, l'ascesi conduce al Nirvana, uno stato di annullamento della volontà e della coscienza, distinto dal suicidio.

Indice

  1. L'etica e la solidarietà umana
  2. Giustizia e pietà nella morale
  3. L'ascesi e il noluntas
  4. Il Nirvana secondo Schopenhauer

L'etica e la solidarietà umana

Nell’etica l’uomo cessa di considerare se stesso come un individuo contrapposto agli altri, cioè come espressione dei bisogni che lo portano necessariamente al conflitto, alla lotta per l’esistenza. L’uomo comprende infatti che è accomunato agli altri uomini dal dolore, vi è quindi una sorta di solidarietà fra gli uomini così come credeva Leopardi.

Giustizia e pietà nella morale

La morale si distingue poi in giustizia e in carità/pietà:

• giustizia: non vi è più conflitto fra gli uomini dal momento che capiscono di trovarsi nella stessa condizione, tentano quindi di non compiere azioni che possano ledere la volontà altrui;

• pietà: dal momento che anche l’altro soffre, si prova compassione, si soffre quindi con l’altro e si supera l’egoismo.

L'ascesi e il noluntas

L’ascesi consiste nella mortificazione degli istinti e dei bisogni. Si realizza attraverso il noluntas, ossia la negazione radicale della volontà. L’uomo, dal momento che presenta l’istinto di proseguire la propria generazione, deve innanzitutto raggiungere uno stato di perfetta castità e deve coltivare alcune virtù come l’umiltà, il digiuno, la povertà.

Il Nirvana secondo Schopenhauer

Questa processo però di fatto porta all’annullamente dell’uomo, perché dal momento che si priva della volontà di vivere, si priva della sua essenza. Secondo Schopenhauer così facendo si raggiunge il Nirvana, proprio della tradizione buddista, cioè il raggiungimento del nulla. Nel senso che l’individuo si annulla nel tutto. Quindi, a differenza del suicidio che annulla solamente l’individuo, in questo modo si annulla la volontà. Coloro che ci riescono raggiungono una dimensione di serenità che va oltre la ragione, perché la ragione fa parte della realtà fenomenica. In questo vi è invece un dissolvimento della stessa e se ci sembra che tale condizione sia negativa, sta a significare che siamo ancora dominati dalla volontà perché è ciò di più positivo che possa esserci. Di fatto quindi nel Nirvana si continua a vivere, ma si annulla la coscienza. Schopenahuer però non cercò di raggiungerlo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della morale secondo il testo?
  2. La morale nel testo implica che l'uomo smette di vedersi come un individuo in conflitto con gli altri e riconosce una solidarietà basata sul dolore comune, distinguendosi in giustizia e pietà.

  3. Cosa comporta l'ascesi secondo il testo?
  4. L'ascesi comporta la mortificazione degli istinti e dei bisogni attraverso il noluntas, portando all'annullamento della volontà e, secondo Schopenhauer, al raggiungimento del Nirvana.

  5. Qual è la differenza tra suicidio e ascesi nel contesto del testo?
  6. La differenza è che il suicidio annulla solo l'individuo, mentre l'ascesi annulla la volontà, portando a una dimensione di serenità oltre la ragione.

Domande e risposte

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