Concetti Chiave
- Rousseau sostiene la religione naturale, accessibile attraverso la coscienza e il lume interiore.
- Crede nell'esistenza di Dio e nell'immortalità dell'anima, guidato dalla necessità di giustizia riparatrice.
- La sua religione naturale nasce dal sentimento piuttosto che dalla logica, differenziandosi dal deismo illuministico.
- Nell'Emilio, Rousseau critica i filosofi per il loro dogmatismo e sceglie di seguire il proprio lume interiore.
- Per Rousseau, l'esistenza di una volontà saggia che governa il mondo è percepita più con il cuore che con la mente.
La religione naturale di Rousseau
Rousseau accetta la religione naturale, a cui ogni uomo giunge nel momento in cui in se stesso, nella propria coscienza. Lo spirito umano, infatti, rifacendosi al proprio lume interiore, coglie l'esistenza di Dio, presente in se stesso, ed ha la certezza che l'anima è immortale perché sente l'esigenza di una giustizia riparatrice per la virtù non sempre premiata e per il vizio spesso trionfante in questa vita.
Il sentimento sopra la ragione
La religione naturale professata da Rosseau, in effetti, nasce però piuttosto dal sentimento o dal cuore che dalla logica o dalla ragione, come invece afferma, come sappiamo, il deismo illuministico. Quanto espresso nella sua dottrina riguardante la religione è sintetizzato dal passo seguente.
La guida interiore
Scrive nell'Emilio: "Consultai i filosofi, lessi i loro libri, meditai le loro diverse opinioni: li trovai tutti i superbi, autoritari, dogmatici, anche nel loro preteso scetticismo. Presi dunque un'altra guida e dissi a me stesso: "Consultiamo il lume interiore; esso mi svierà meno di quanto essi non facciano".
Credo dunque che il mondo sia governato da una volontà saggia e possente. Lo vedo, o piuttosto lo sento; e questo m'importa di sapere. Quanto più mi sforzo di contemplare la sua essenza infinita, tanto meno lo concepisco; ma ella è e ciò mi basta: quanto meno la concepisco, tanto più l'adoro".