Concetti Chiave
- Il problema centrale nella produzione di Beccaria è l'opera "Ricerche intorno alla natura dello stile", che sembra diversa dalle altre per origine e motivazione personale.
- Beccaria esplora la natura umana attraverso tre direzioni: scienza morale, scienza politica e belle arti, integrando queste dimensioni nei suoi scritti.
- Le opere di Beccaria mirano a fondare un nuovo sapere, mettendo in discussione le conoscenze precedenti con un approccio metodico e unificato.
- Il programma di Beccaria è sia filosofico che riformatore, cercando di trasformare campi disciplinari istituzionalizzati per creare nuove istituzioni epistemologiche.
- Beccaria sviluppa una filosofia dell'infelicità e della felicità, cercando di ridurre la sofferenza umana attraverso un diritto penale efficace e promuovendo la felicità tramite una poetica e una scienza economica.
Il "problema Beccaria"
Il problema che riguarda la produzione letteraria di Beccaria è costituito da un’opera che sembra mancare di coerenza con le altre: le Ricerche intorno alla natura dello stile del 1770. Mentre il resto degli scritti sembra essere stato prodotto a partire da sollecitazioni esterne, cioè dai differenti contesti in cui Beccaria opera (magistratura milanese-fratelli Verri; cattedra di economia politica), questo è l’unico scritto che sembra maturato dall'intimo interesse del filosofo.
Scienza dell’uomo
Un tentativo per leggere lo scritto sullo stile in coerenza con gli altri può essere quello di vedere l’intera opera di Beccaria come impegnata ad indagare la natura umana in generale, indagine condotta in tre distinte direzioni. La scienza morale, a cui non dedica nessun trattato ma i cui principi sono rintracciabili nel discorso politico. La scienza politica, che indaga concetti quali l’infelicità (Dei delitti e delle pene) e la felicità (Elementi di economia pubblica). Le belle arti, indagate sotto la prospettiva retorica e poetica dello stile.
Critica dei saperi
Nel complesso, le opere di Beccaria sono volte alla fondazione di un nuovo sapere, attraverso una radicale messa in discussione di quello precedente. Esse sono accumunate da un’unità di metodo, attraverso cui il filosofo costruisce il nuovo sapere.
Filosofia riformatrice
Il programma teorico di Beccaria è sia filosofico, in quanto mira e persegue metodicamente la sostanza concettuale dei saperi, a partire da una critica che ambisce a creare le condizioni epistemologiche di nuove istituzioni, sia riformatore, perché prende a bersaglio campi disciplinari costituiti, istituzionalizzati, in cui cerca di infondere lo spirito della riforma. In Italia, l’Illuminismo matura all’interno di una classe dirigente alle prese con la realtà e perciò dimostra uno spirito più riformatore che non rivoluzionario, mentre in Francia i philosophes dimostrano un’audacia utopica molto più radicale.
Filosofia dell’infelicità e della felicità
Rispettivamente, in Dei delitti e delle pene prima e nelle Ricerche e negli Elementi poi, la filosofia riformatrice di Beccaria assume dapprima la forma di una filosofia dell’infelicità e poi di una filosofia della felicità. Nel primo caso perché è volta a ridurre l’infelicità umana fondando sulla scienza dell’uomo i principi di un diritto penale efficace (che permetta di ridurre la sofferenza che gli uomini si infliggono reciprocamente), nel secondo perché si pone la questione di accrescere la felicità umana fondando i principi di una poetica efficace (grazie al sapere retorico è possibile scrivere piacevolmente) e scoprendo le leggi della prosperità economica (fondata su una scienza economica).
Domande da interrogazione
- Qual è il "problema Beccaria" nella sua produzione letteraria?
- Come si può interpretare l'opera di Beccaria in termini di scienza dell’uomo?
- Qual è l'obiettivo della critica dei saperi di Beccaria?
- In che modo la filosofia di Beccaria è riformatrice?
Il "problema Beccaria" riguarda l'opera "Ricerche intorno alla natura dello stile" del 1770, che sembra mancare di coerenza con le altre opere di Beccaria, poiché appare maturata da un interesse personale piuttosto che da sollecitazioni esterne.
L'opera di Beccaria può essere vista come un'indagine sulla natura umana, condotta attraverso la scienza morale, la scienza politica e le belle arti, esplorando concetti come l'infelicità e la felicità.
L'obiettivo della critica dei saperi di Beccaria è fondare un nuovo sapere attraverso una radicale messa in discussione del sapere precedente, unificato da un metodo comune.
La filosofia di Beccaria è riformatrice perché mira a creare nuove istituzioni epistemologiche e infondere lo spirito della riforma nei campi disciplinari esistenti, dimostrando uno spirito più riformatore che rivoluzionario rispetto ai philosophes francesi.