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Concetti Chiave

  • Il termine "positivo" denota ciò che è reale e fecondo, opposto all'astratto e ozioso, coniato da Saint Simon nel 1822.
  • Positivismo valorizza la scienza come unica forma valida di conoscenza, escludendo altre forme non sperimentali.
  • La filosofia positivista unisce i risultati delle scienze, diventando una cornice per il sapere positivo.
  • Il metodo scientifico è applicato anche alle scienze sociali, dando origine alla sociologia.
  • Il positivismo evolve da una soluzione antiliberale a una riflessione progressista, divenendo egemonico nel tardo Ottocento.

Indice

  1. Definizione di positivo
  2. Origini del positivismo
  3. Principi del positivismo
  4. Evoluzione del positivismo

Definizione di positivo

Il termine “positivo” significa:

- Ciò che è reale (sperimentale), contrapposto a ciò che è astratto.

- Ciò che è fecondo (che da risultati), contrapposto a ciò che è ozioso.

Origini del positivismo

Questo termine fu usato per la prima volta da Saint Simon nel 1822. Poi il positivismo assunse sfumature diverse a seconda del luogo di appartenenza:

Principi del positivismo

1) L’unica forma di conoscenza valida è la scienza, quella nata dalla rivoluzione scientifica (scienze sperimentali). Fuori dalla scienza la conoscenza umana non ha valore.

2) La filosofia non è una scienza sperimentale, ma diventa la totalità del sapere positivo, la cornice entro la quale si collocano i risultati ottenuti dalle scienze -> filosofia come ciò che unisce le scienze.

3) Il metodo delle scienze della natura non vale solo per lo studio della natura, ma deve essere usato per tutto il resto, quindi anche per l’uomo. -> Nasce la sociologia.

4) La scienza come unico strumento per risolvere i problemi dell’uomo.

5) I positivisti credono in un progresso inarrestabile con la realtà; il motore di questo progresso è la scienza

6) Il positivismo è un processo filosofico, ma diventa mentalità comune.

7) In nome della scienza, i positivisti combattono qualunque concezione spiritualista e idealistica, perché le ritengono metafisiche.

Evoluzione del positivismo

Nel positivismo generale, possiamo distinguere due fasi:

1° Fase ( Metà Ottocento con Compte): Il positivismo si pone una proposta per superare la crisi della società, quella post-illuministica. La soluzione è antiliberale, organicistica, affine alle contemporanee filosofie idealistiche.

2° Fase (Fine Ottocento): Il positivismo non si pone come soluzione a una crisi in atto, ma è un riflesso del progresso della società e assume connotati liberali. Se nella 1° fase è una filosofia minoritaria, ora è egemonia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di "positivo" nel contesto del positivismo?
  2. Il termine "positivo" si riferisce a ciò che è reale e sperimentale, contrapposto a ciò che è astratto, e a ciò che è fecondo, contrapposto a ciò che è ozioso.

  3. Quali sono i principi fondamentali del positivismo?
  4. I principi del positivismo includono la validità della scienza come unica forma di conoscenza, la filosofia come cornice del sapere positivo, l'applicazione del metodo scientifico a tutte le aree, la scienza come strumento per risolvere i problemi umani, la fede nel progresso inarrestabile guidato dalla scienza, e l'opposizione a concezioni spiritualiste e idealistiche.

  5. Come si è evoluto il positivismo nel tempo?
  6. Il positivismo si è evoluto in due fasi: la prima metà dell'Ottocento con Compte, caratterizzata da una proposta antiliberale e organicistica per superare la crisi post-illuministica, e la fine dell'Ottocento, dove diventa un riflesso del progresso sociale con connotati liberali, passando da filosofia minoritaria a egemonia.

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