Il positivismo: esaltazione della scienza e impatto sulla società

Il Positivismo è un movimento filosofico e culturale caratterizzato dall’esaltazione della scienza.

Significato e principi del positivismo

Il termine “positivo” può assumere due diversi significati : ciò che è reale, quindi in opposizione all’astratto e al metafisico ; ciò che appare pratico ed efficace. Per il positivismo la scienza è l’unica conoscenza valida. Ciò che è esterno al metodo scientifico è privo di ogni valore; uno dei motti del positivismo è infatti “Niente più metafisica!”. Non avendo oggetti suoi propri, la filosofia tende a coincidere con l’enunciazione dei principi comuni alle varie scienze. Poiché il metodo della scienza è l’unico valido, va esteso a tutti i campi d’indagine, anche quelli riguardanti l’uomo e la società. Nasce infatti, proprio in questo periodo, la sociologia. Il progresso scientifico rappresenta la base del progresso umano e lo strumento in grado di superare la crisi del mondo moderno, crisi che comporta una rottura insanabile con il passato e le istituzioni tradizionali.

Evoluzione storica del positivismo

Bisogna distinguere una prima e una seconda fase del positivismo : all’inizio esso vuole essere una proposta per superare la crisi socio-politica e culturale del periodo post-illuministico e post-rivoluzionario, mediante un modello politico organicistico e anti-liberale. Questo periodo, inoltre, risente ancora dell’influenza romantico-idealistica. La seconda fase si presenta invece come riflesso e stimolo di un progresso in atto, promuovendo il liberalismo e ponendosi come filosofia egemone.

Positivismo e scienza

Se l’Umanesimo aveva celebrato la figura del filologo, l’Illumismo quella del filosofo e il Romanticismo quella del poeta, il positivismo esalta soprattutto lo scienziato, in particolare “il Newton della biologia” : Charles Darwin. Il positivismo si configura come un Romanticismo della scienza, esaltando il sapere positivo, assunto come unica verità e come unica guida della vita umana in ogni campo.

Positivismo e società

Dal punto di vista socio-politico, il positivismo della seconda metà dell’Ottocento può essere considerato come l’ideologia tipica della borghesia liberale dell’Occidente. Secondo Ludovico Geymonat, anche se non si può affermare che “positivismo = borghesia” bisogna notare che con essa condivise l’ottimismo sulla moderna società industriale e l’ostilità nei confronti del rivoluzionarismo marxista. Il positivismo non è qualcosa di monolitico : si distinguono tradizionalmente due movimenti di fondo. Il positivismo sociale è tipico della prima parte del secolo e fa capo a Auguste Comte e John Stuart Mill, mentre il positivismo evoluzionistico è rappresentato soprattutto da Spencer e si basa soprattutto sulle scoperte biologiche di Charles Darwin.