Concetti Chiave
- Il comunismo è descritto come un movimento reale che mira a superare lo stato attuale della società capitalistica, non un semplice ideale astratto.
- L'abolizione del sistema delle merci è centrale nel comunismo, superando la proprietà privata come forma di relazione sociale per eliminare le contraddizioni del capitalismo.
- Il comunismo è visto da Marx come una fase inevitabile dello sviluppo sociale, necessaria per raggiungere un benessere generalizzato e una società socialista.
- In una società comunista, il potere pubblico deve perdere il suo carattere politico, eliminando l'antagonismo di classe e le condizioni di esistenza delle classi.
- Marx propone un'educazione che include scuole tecniche, escludendo l'influenza dello stato e della chiesa, segnando un cambiamento radicale nel pensiero sociale.
Indice
Abolizione del sistema delle merci
Il problema, non è tanto quello di allineare il valore di scambio della forza-lavoro al suo valore d’uso perché questo è impossibile, né è quello di chiedere un po’ di più per l’operaio, in nome di un astratta esigenza morale, ma, radicalmente è quello di abolire il sistema delle merci. La questione è che mentre il modo di produzione della ricchezza è sociale, l’appropriazione di questa ricchezza è privata. Perciò a differenza delle tesi del socialismo utopistico, Marx sostiene che non si tratta tanto di estendere a tutti la proprietà, quanto di superare la proprietà privata come condizione e forma di rapporti tra gli uomini.
Contraddizioni del capitalismo
La società capitalistica, da un lato, estende la produzione delle merci e dall'altro, accentua il carattere privato del possesso dei mezzi di produzione. Essa stessa quindi, alimenta una contraddizione oggettiva che sta nel fatto che l’imprenditore è costretto dalle leggi del mercato a sfruttare al massimo la forza-lavoro per essere competitivo, quindi, per non essere cacciato dal mercato ad opera di altri capitalisti o concorrenti. L’accumulazione capitalistica non dipende dalle volontà individuali, ma da leggi oggettive.
Il comunismo come movimento reale
Il comunismo non è un semplice ideale a cui la realtà debba conformarsi, bensì è il movimento reale che abolisce lo stato presente e che sorge solo quando le strutture materiali della società capitalistica vedono nei rapporti proprietari, non una condizione di crescita, ma un ostacolo per l’ulteriore sviluppo. Il comunismo appare a Marx come l’unica forma sociale nella quale sia possibile una restituzione dell’uomo a sé stesso perché, con la soppressione della proprietà privata esso dovrebbe sopprimere i fattori di lacerazione della società e della stessa coscienza umana. Esso è visto come uno sbocco inevitabile dello sviluppo della società capitalistica, cm una trasformazione che verrà imposta dalle stesse contraddizioni che attraversano la società. Il comunismo dovrà, inoltre, corrispondere ad una fase storica di sviluppo nella quale si abbia un grande aumento della ricchezza, per giungere ad un benessere generalizzato. Per questo il comunismo non può realizzarsi solo in un paese, ma deve investire l’umanità intera. Dopo quella capitalista dovrebbe instaurarsi una società socialista e non ancora comunista, pur se basata anch'essa su una proprietà comune dei mezzi di produzione. In quella società il lavoratore riceve esattamente ciò che ha dato alla società: la sua quantità individuale di lavoro. Marx parla di uno scontrino rilasciato dalla società che attesta questa quantità di lavoro. Quindi si avrà uguale quantità di merci per uguale quantità di lavoro.
Trasformazioni dello stato comunista
L’altra questione su cui Marx prende posizione riguarda le trasformazioni che subirà lo stato in una società comunista. Si dovrà mutare lo stato in modo che il pubblico potere perderà il suo carattere politico. In senso proprio, il potere pubblico è il potere di una classe organizzato per opprimerne un’altra. Il proletariato abolisce insieme a quei rapporti di produzione le condizioni di esistenza dell’antagonismo di classe, cioè abolisce le condizioni d’esistenza delle classi in genere, e così, anche il suo proprio dominio in quanto classe. Quanto all'educazione Marx chiede che accanto all'istruzione popolare si promuovano anche scuole tecniche; soprattutto, si dichiara sorprendentemente contro ogni influenza non solo della chiesa, ma anche dello stato sulla scuola. Al di là del giudizio della storia resta il fatto che la concezione del mondo di Marx ha costituito un completo rivolgimento del mondo di concepire il pensiero e il suo ruolo nella società umana.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale che il comunismo cerca di risolvere secondo il testo?
- Come viene descritto il comunismo nel testo?
- Qual è la visione di Marx sulla transizione verso il comunismo?
- Quali cambiamenti subirà lo stato in una società comunista secondo Marx?
- Qual è la posizione di Marx sull'educazione in una società comunista?
Il comunismo cerca di risolvere il problema dell'appropriazione privata della ricchezza prodotta socialmente, abolendo il sistema delle merci e superando la proprietà privata come forma di rapporto tra gli uomini.
Il comunismo è descritto come un movimento reale che abolisce lo stato presente e sorge quando le strutture materiali della società capitalistica vedono nei rapporti proprietari un ostacolo allo sviluppo.
Marx vede il comunismo come una trasformazione inevitabile imposta dalle contraddizioni della società capitalistica, che richiede un grande aumento della ricchezza per giungere a un benessere generalizzato.
In una società comunista, lo stato dovrà perdere il suo carattere politico, abolendo le condizioni di esistenza delle classi e il dominio del proletariato come classe.
Marx sostiene che l'educazione dovrebbe includere scuole tecniche e dovrebbe essere libera dall'influenza della chiesa e dello stato.