Concetti Chiave
- Vico valorizza l'importanza della fantasia, opponendosi al razionalismo ed empirismo che privilegiano ragione ed esperienza sensibile.
- Contrariamente alla visione convenzionale del linguaggio come artificiale, Vico lo vede come una creazione spontanea e naturale dello spirito umano.
- Poesia, secondo Vico, è espressione dell'esuberanza spirituale, indipendente da norme intellettuali e capace di rivelare sentimenti ed emozioni.
- Vico critica l'uso della poesia per scopi didattici, sostenendo che essa deve essere una manifestazione libera della creatività umana.
- Il mito, rifiutato dalla filosofia dell'epoca, è rivalutato da Vico come un'immagine poetica universale che comunica verità umane fondamentali.
Indice
L'importanza della fantasia secondo Vico
Vico attribuisce grande importanza all’età della fantasia in contrapposizione al razionalismo ed all’empirismo che rifiutano tutto ciò che è fantastico per rivolgersi, rispettivamente, all’attività razionale o all’esperienza sensibile. Il linguaggio era ritenuto un prodotto artificiale e convenzionale, inventato appositamente dall’uomo per la necessità pratica di comunicare con i suoi simili. Vico, invece, lo considera creazione spontanea ed immediata, nato non da artificio o per ragioni di utilità, ma sorto naturalmente come espressione degli impulsi interiori dello spirito.
La poesia come espressione spirituale
Così le tendenze intellettualistiche del tempo assegnavano alla poesia il compito di comunicare verità scientifiche o di diffondere ammaestramenti morali, in maniera che la dottrina e le esortazioni fossero più persuasive e più gradite: in tal modo veniva distrutta qualsiasi ispirazione fantastica. Vico, invece, afferma che la poesia (= creazione) sboccia come manifestazione dell’esuberanza spirituale dell’uomo e non è sottoposta a norme o a leggi che la frenino, ma è indipendente da ogni attività intellettuale. Essa rivela l’interiorità, i sentimenti, le emozioni e non è copia di fatti o di cose esterne.
Il mito come universale fantastico
Anche il mito, rifiutato dalla filosofia del tempo e degradato a immagine falsa, a fantasma artificioso, è apprezzato da Vico che lo ritiene un universale fantastico, cioè una immagine poetica di valore universale. Nel mito infatti la mente umana rappresenta poeticamente figure sensibili (fantastico), assunte come tipi o simboli, validi per tutti (universale).