Concetti Chiave
- Le impressioni sono sensazioni immediate e vivaci, mentre le idee sono ricordi meno vividi delle impressioni stesse.
- Le idee complesse si formano attraverso l'associazione di idee semplici basata su somiglianza, contiguità e causazione.
- Hume critica le idee innate come la sostanza e il principio causale, ritenendo che l'esperienza umana non possa verificarle completamente.
- L'io è visto come un fascio di percezioni senza un nucleo stabile, influenzato più da istinto che da razionalità.
- La morale è determinata dal sentimento e dall'utilità sociale, più che dalla ragione, con la simpatia come base del giudizio morale.
David Hume - Percezione
Tutto è percezione:
•Impressioni → immediate e vivaci, che derivano dall’essere le sensazioni, emozioni che noi percepiamo nel momento in cui le proviamo (contemporaneità).
• Idee → illanguidite o meglio sono il ricordo, l’immagine mentale delle impressioni, è meno vivido. [idee semplici di Locke].
L’impressione non lascia scampo ad una mente del tutto passiva. L’idea non potrà mai eguagliare la forza dell’impressione.
Tuttavia occorre stabilire come si formino idee complesse. Le relazioni tra le idee sono determinate da un principio di ‘associazione’ (coagulazione) che è paragonabile ad una ‘dolce-forza’ che si impone nella mente umana e attrae idee (semplici). Agisce in base a 3 criteri: somiglianza, contiguità e causazione.La somiglianza porta con sé il senso del contrasto e la contiguità porta lo spazio temporale. L’uomo non può avere esperienza di causa-effetto: può avere esperienza del post hoc ma non del propter hoc.
Questi 3 criteri sono sostenuti dall’immaginazione, che porta ad associare le varie idee. Percezione, Idea, Associazione : serpeggia il dubbio.
Non danno certezze, ma un mondo che può giungere una conoscenza probabile. Solo la MATEMATICA…
Critica serrata a idee che vengono spacciate per innate, ma che in realtà non lo sono : Sostanza, Causa E Io(anima sostanza stabile).
L’uomo è portato a confondere il post con il propter hoc.
È la nostra esperienza che permette di capire la contiguità, noi abbiamo solo esperienza degli effetti, mai della causa.
Es. → gioco biliardo → nonostante sia un gioco ben preciso in realtà non è detto che l’urto delle bocce produca sempre gli stessi effetti (predica bene, razzola male).
La causalità è gnoseologicamente infondata ma necessariamente fondamentale per la sopravvivenza. La natura umana non può fondare il principio causale .
L’IO → credenza. L’anima e io sono estrema credenza. Non esiste una sostanza che permane, non c’è un ‘subiectum’. Persino l’anima non è che il risultato di un’abitudine. È del tutto estranea ad un quid che sia esclusivo dell’intelletto. L’io è solo un fascio di percezioni, ciò quell’atto attraverso il quale si raccolgono e trattengono, perché non c’è un nucleo antecedente. La natura umana è tutta segnata dalle percezioni e dall’istinto. L’intelligenza in realtà è curiosa istintività.
La sfera razionale agisce su sentimenti e istinti che forniscono il materiale.
Ambito morale → legato al sentimento più che alla ragione. [il sentimento porta l’uomo a distinguere e riconoscere il bene ed il male]
Le regole morali (ciò che è bene o male) non sono dovute all’utilizzo della ragione, ma nascono e si sviluppano in base all’utilità sociale.
La Simpatia → percezione che una determinata azione sia utile.
La morale deve apparire come utile dal punto di vista collettivo. Non serve ad avere un fondamento razionale → trova fondamento in simpatia → gratificata dal piacere altrui.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra impressioni e idee secondo David Hume?
- Come si formano le idee complesse secondo Hume?
- Qual è la critica di Hume riguardo alla causalità?
- Come Hume vede la morale e il suo legame con la ragione?
Le impressioni sono immediate e vivaci, derivano dalle sensazioni ed emozioni percepite nel momento presente, mentre le idee sono ricordi meno vividi delle impressioni.
Le idee complesse si formano attraverso un principio di associazione che agisce sulla mente umana basandosi su somiglianza, contiguità e causazione.
Hume critica la causalità come gnoseologicamente infondata, sostenendo che l'uomo può solo fare esperienza degli effetti, non delle cause, e che la causalità è una credenza necessaria ma non fondata.
Hume vede la morale come legata al sentimento più che alla ragione, affermando che le regole morali si sviluppano in base all'utilità sociale e alla simpatia, piuttosto che su un fondamento razionale.