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Concetti Chiave

  • La libertà hegeliana è considerata illusoria perché l'uomo non è consapevole dei piani divini più grandi che guidano la storia.
  • Hegel giustifica le azioni umane, incluse la guerra, come strumenti necessari per l'evoluzione verso la libertà.
  • Il concetto di libertà evolve attraverso un processo dialettico in tre momenti: tesi (libertà limitata), antitesi (libertà estesa), e sintesi (culmine della libertà).
  • L'evoluzione storica della libertà si manifesta nelle civiltà, culminando nella civiltà cristiano-germanica che promuove l'uguaglianza.
  • Il cristianesimo è considerato essenziale per la condanna della schiavitù e per la diffusione della libertà come diritto universale.

La libertà hegeliana

L’uomo è libero nel momento in cui fa la storia, l’uomo è libero non essendo consapevole che alle sue spalle c’è un Dio che ha dei progetti più grandi che all’uomo non è dato sapere. Quindi per l’uomo è una libertà illusoria. Le azioni dell’uomo vengono giustificate, la guerra è uno strumento necessario per far evolvere l’uomo, quindi tutto è giustificato attribuendo a Dio delle volontà più grandi. L’intelletto dell’uomo è limitato, lui non riesce a concepire i piani di Dio.

Qual è secondo l’uomo storico, il fine ultimo del suo destino? Il fine che giustifica le azioni è la realizzazione piena della libertà, lo hanno detto anche Kant e Fichte dove il fine del perfezionamento morale si raggiunge attraverso un processo evolutivo che è iniziato dalle prime civiltà, si comporta quindi da antropologo, affermando che la libertà delle prime civiltà si è fermata con un processo continuo avente grado molto basso di perfezione, un esempio di libertà limitata è la schiavitù. L’unico uomo libero nella civiltà egizia per esempio era il faraone, il Dio sulla terra che dettava leggi tutto derivava da lui. Questa evoluzione che attribuiamo al fenomeno della libertà, avviene attraverso 3 momenti: il momento più basso dove la libertà è limitata, primitiva, ed è detto da lui “Tesi” ed è un processo dialettico, pian piano l’uomo si evolve e la libertà comincia ad estendersi non essendo limitata nelle mani di una sola persona, ma accomuna diversi soggetti passando ad un momento più evoluto rispetto a prima, processo dialettico chiamato “Antitesi”. L’uomo deve aver prima provato la tesi per arrivare all’antitesi. L’evoluzione è stata lenta e graduale, non c’è un salto, si è proceduto gradualmente. Dal primo momento si è passato al momento successivo. La civiltà greco-romana è vero che c’era la civiltà, ma è anche vero che ci sono altri organismi che avevano il potere decisionale, abbiamo il passaggio graduale dove non è più no solo che decide, ma ne sono tanti. Però il processo non è ancora ultimato, il culmine di questo processo è la “sintesi”, momento ancora più alto che rappresenta il culmine. Il momento della sintesi è caratterizzato dalla civiltà cristiano germanica. Perché comunque la libertà dello stato prussiano è una libertà che godono tutti, è di dominio pubblico, è un qualcosa che riguarda tutti e bisogna ringraziare il cristianesimo il quale ha condannato la schiavitù e l’oppressione in nome dell’uguaglianza di tutti gli uomini dinanzi a Dio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di libertà secondo Hegel?
  2. Secondo Hegel, la libertà è un processo evolutivo che si sviluppa attraverso tre momenti dialettici: tesi, antitesi e sintesi, culminando nella libertà universale della civiltà cristiano-germanica.

  3. Come viene giustificata la guerra nel contesto della libertà hegeliana?
  4. La guerra è vista come uno strumento necessario per l'evoluzione dell'uomo, giustificata da un Dio con progetti più grandi che l'uomo non può comprendere.

  5. Qual è il ruolo del cristianesimo nella sintesi della libertà?
  6. Il cristianesimo ha un ruolo fondamentale nella sintesi della libertà, poiché ha condannato la schiavitù e l'oppressione, promuovendo l'uguaglianza di tutti gli uomini dinanzi a Dio.

  7. In che modo la libertà si è evoluta dalle prime civiltà secondo Hegel?
  8. La libertà si è evoluta gradualmente dalle prime civiltà, passando da una libertà limitata e primitiva a una più estesa e condivisa, culminando nella libertà universale della civiltà cristiano-germanica.

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