Concetti Chiave
- Freud ha ampliato il concetto di sessualità, introducendo l'idea che essa esiste fin dall'infanzia con fenomeni come sublimazione e perversioni.
- La sessualità infantile, secondo Freud, si sviluppa in tre fasi: orale, anale e genitale, ognuna caratterizzata da una specifica zona erogena.
- La fase orale si verifica nei primi mesi di vita, con la bocca come zona erogena, collegata al nutrimento materno.
- La fase genitale comprende due sottofasi: fallica e genitale in senso stretto, cruciali per l'organizzazione delle pulsioni sessuali.
- Il complesso edipico implica un attaccamento verso il genitore di sesso opposto e si sviluppa tra i 3 e i 5 anni, influenzando lo sviluppo della personalità.
Origini della sessualità
All'inizio la sessualità era considerata solo al fine di procreare. Questo implicava che la sessualità infantile non fosse minimamente considerata. E' grazie a Freud che il concetto di sessualità viene ampliato, con l'introduzione di termini come libido. Freud, infatti, capì che la sessualità esisteva già dall'infanzia, dato che intuì l'esistenza di fenomeni come la sublimazione (trasferimento di una carica sessuale sul lavoro) e le perversioni.
In particolare intuì che la carica sessuale si trovava in particolari zone, dette zone erogene.Teoria della sessualità infantile
Freud formulò la dottrina della sessualità infantile in tre fasi, come segue:
- fase orale: si ha nei primi mesi di vita, ha come zona erogena la bocca e risulta connessa all'atto del nutrirsi dal seno materno;
- Fase anale: va da un anno e mezzo ai tre anni, ha come zona erogena l'ano ed è collegata alle funzioni escrementizie;
- Fase genitale: Inizia alla fine del terzo anno; ha come fattore erogeno la zona genitale. Si articola in due sottofasi:
1) fallica: è così chiamata perché la scoperta del pene costituisce oggetto di alterazione sia per il bambino che per la bambina che soffrono di un complesso di castrazione;
2) Genitale in senso stretto: è la fase che organizza le pulsioni sessuali.