Riego
Sapiens Sapiens
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Feuerbach, nato nel 1804 e allievo di Hegel, è noto per il suo contributo all'ateismo filosofico ottocentesco.
  • Considera la religione come una proiezione dei desideri umani, sostenendo che l'uomo ha creato Dio e non viceversa.
  • Per Feuerbach, la religione rappresenta una forma di alienazione in cui l'uomo si sottomette a una potenza superiore.
  • L'ateismo è visto come un dovere morale e un atto di onestà filosofica che libera l'uomo dall'alienazione religiosa.
  • Promuove l'umanesimo, sostituendo l'amore per Dio con l'amore per l'uomo, trasformando gli uomini in amici tra loro.

Indice

  1. La vita di Feuerbach
  2. Il pensiero filosofico di Feuerbach
  3. L'ateismo come dovere morale

La vita di Feuerbach

Vita: nato nel 1804, fu allievo di Hegel. Nel 1845 scrive “L’essenza della religione”. Muore nel 1872.

Il pensiero filosofico di Feuerbach

Pensiero: Feuerbach è considerato il fondatore dell’ateismo filosofico ottocentesco. L’interesse per la religione è costante nel suo pensiero. Per Feuerbach non è Dio ad aver creato l’uomo, ma è l’uomo che ha creato Dio, proiezione illusoria o fantastica dei desideri umani. L’antropologia è mistero della teologia nel senso che la religione è un fatto totalmente umano. Per Feuerbach l’uomo crea Dio perché desidera essere onnipotente, immortale, onnisciente ma gli è impossibile e crea dunque divinità in cui tutti i desideri umani appaiono realizzati. L’uomo adora le forze della natura per un sentimento di dipendenza che l’uomo prova di fronte alla natura. Anche la vita ultraterrena è creata dall’uomo che ha paura della morte e si rende così immortale: l’uomo si illude di essere eterno. Qualunque sia l’origine della religione per Feuerbach essa costituisce una forma di alienazione ossia uno stato patologico per cui l’uomo prega una potenza superiore a cui si sottomette anche nei modi più umilianti e crudeli.

L'ateismo come dovere morale

Visto che la religione è alienante perché l’uomo tanto più pone in Dio quanto più toglie a sé stesso, l’ateismo si configura non solo come atto di onestà filosofica, in quanto la razionalità umana non può accettare dogmi religiosi irrazionali, ma si presenta anche come vero e proprio dovere morale per non essere alienati. Per Feuerbach è giunto il tempo in cui l’uomo deve pensare solo a sé stesso dimenticando l’illusione divina. A Dio Feuerbach sostituisce un’altra divinità: l’uomo concreto, materiale, non spirituale. Alla morale che raccomandava l’amore di Dio, sostituisce la morale che raccomanda l’amore dell’uomo verso gli uomini; è questo l’intento dell’umanesimo di Feuerbach: trasformare gli uomini da amici di Dio ad amici degli uomini.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Feuerbach alla filosofia?
  2. Feuerbach è considerato il fondatore dell'ateismo filosofico ottocentesco, sostenendo che la religione è una proiezione dei desideri umani e un'illusione creata dall'uomo.

  3. Come interpreta Feuerbach la relazione tra uomo e religione?
  4. Feuerbach vede la religione come una forma di alienazione, dove l'uomo crea Dio per soddisfare i propri desideri di onnipotenza e immortalità, sottomettendosi a una potenza superiore.

  5. Perché Feuerbach considera l'ateismo un dovere morale?
  6. Feuerbach ritiene che l'ateismo sia un dovere morale perché libera l'uomo dall'alienazione religiosa, promuovendo l'amore verso gli uomini piuttosto che verso un Dio illusorio.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community