Concetti Chiave
- Ockham è un esponente chiave del nominalismo, focalizzandosi sul rapporto tra linguaggio e realtà.
- La logica terministica di Ockham analizza le strutture formali del discorso, concentrandosi sui termini e le condizioni di verità delle proposizioni.
- Per Ockham, l'unica realtà è quella costituita da elementi singoli, riflessa nei termini mentali e fisici.
- Ockham sostiene che i concetti universali non esistono al di fuori della mente, negando la realtà universale.
- Il "rasoio di Ockham" è un principio che semplifica la comprensione della realtà, eliminando concetti non necessari.
Carattere innovativo della filosofia di Ockham
La filosofia di Ockham
Ockham è il maggior esponente dell'impropriamente detta "crisi della scolastica". Il centro della sua riflessione è rappresentato dal problema del rapporto tra linguaggio e realtà: Ockham porta a maturazione la linea di pensiero del nominalismo (sviluppatosi a partire dal secolo XII). La sua dottrina nominalistica si distingue per la sua globalità e per la coerenza del suo approccio.
La logica terministica
La logica terministica è lo studio delle strutture formali del discorso. Per Ockham la logica ha come punto di partenza il discorso composto da termini e come oggetto lo studio delle proprietà dei termini e delle condizioni di verità delle proposizioni che da essi sono composte.
Per Ockham un'aggregazione di termini mentali assoluti (termini che significano una realtàsingolare così com'è colta dall'intelletto) riflette in sé la corrispondente aggregazione di tutte le cose. Sia nel discorso che nella realtà extramentale l'unica realtà è costituita dal singolo elemento, dalla singola parte, dall'individualità: sul piano mentale è rappresentata dall'atomo logico (termine), e nella realtà dall'atomo fisico, la singola cosa. La mente si comporta come uno specchio fedele della realtà (sono presenti solo elementi singoli ed individuali). Il termine mentale è in rapporto speculare con le cose. La logica di Ockham non si limita a ad analizzare le strutture formali del discorso, ma, l'analisi logica dei termini consente di porre in rilievo la struttura ontologica individuale e singola della realtà.
Il problema degli universali
Ockham affronta il problema degli universali chiedendosi se tali termini possano riferirsi a corrispondenti realtà universali e se queste realtà esistano al di fuori della mente. Risposta negativa in entrambi i casi: Ockham dimostra che il concetto universale non ha alcun corrispettivo nella realtà e che non sussiste in questa. Afferma infatti: "Al di fuori dell'anima non vi è alcuna realtà universale", "l'esistenza dell'universale è impossibile nello stesso modo in cui è impossibile che un uomo è un asino." Il termine universale non consente una precisa denotazione, è un concetto confuso, impreciso.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Ockham alla filosofia?
- Come Ockham interpreta la logica nel suo sistema filosofico?
- Cosa afferma Ockham riguardo agli universali?
Ockham è noto per il suo approccio nominalistico, che si concentra sul rapporto tra linguaggio e realtà, sostenendo che solo gli elementi singoli e individuali esistono realmente.
Ockham vede la logica come lo studio delle strutture formali del discorso, focalizzandosi sulle proprietà dei termini e sulle condizioni di verità delle proposizioni, riflettendo la struttura ontologica individuale della realtà.
Ockham sostiene che gli universali non esistono nella realtà esterna alla mente, affermando che sono concetti confusi e imprecisi senza corrispettivo reale.