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Concetti Chiave

  • Agostino sfida il concetto tradizionale di tempo, affermando che futuro e passato non esistono e introducendo l'idea di tre tipi di presente: nel passato, nel presente e nel futuro.
  • Le tre forme di presente sono spiegate come esperienze interiori: il presente nel passato è la memoria, quello nel presente è l'intuizione e quello nel futuro è l'attesa.
  • La concezione del tempo di Agostino contrasta con il linguaggio comune, che non riflette la vera natura della realtà, ma è usato per convenzione.
  • Agostino analizza la misurazione del tempo, sottolineando che il tempo esiste solo nel presente, che sfugge continuamente quando cerchiamo di definirlo.
  • Conclude che il tempo e le sue distinzioni non si trovano nel mondo esterno, ma esistono all'interno dell'anima, che è il vero luogo della misurazione del tempo.

Indice

  1. Futuro e passato non esistono
  2. Artificio retorico
  3. Analisi della psicologia
  4. Contrasto con il linguaggio ordinario
  5. Misurazione del tempo
  6. Il tempo che sfugge
  7. Conclusione sull'analisi psicologica
  8. Estensioni di tempo
  9. Riassunto della tesi
  10. Conclusione

Futuro e passato non esistono

Il passo si apre con una lapidaria affermazione volutamente sconcertante, che è destinata a scardinare le nostre certezze: futuro e passato non esistono. Immediatamente Agostino enuncia la soluzione del problema: dovremmo piuttosto parlare di presente nel passato, presente nel presente e presente nel futuro.

Artificio retorico

È un artificio retorico.
Con questo inizio così incisivo, Agostino cattura la nostra attenzione. Dopo aver enunciato la distinzione di tre tipi di presente, Agostino afferma, in modo altrettanto lapidario e, per adesso, senza fornire giustificazione di quello che dice, che tutti e tre i presenti esistono nell'anima: il presente nel passato è la memoria; il presente nel presente è l'intuizione diretta di quello che cogliamo; il presente nel futuro è l'attesa.

Analisi della psicologia

Si noti, ancora una volta, che Agostino non sta dimostrando le sue affermazioni, ma si limita a enunciarle. Nel seguito del passo le renderà evidenti attraverso una finissima analisi della nostra psicologia.

Contrasto con il linguaggio ordinario

La tesi appena esposta contrasta con il linguaggio, che riflette il nostro modo ordinario di guardare le cose. Noi parliamo di passato, presente e futuro. Agostino concede che lo si possa fare, purché si sia ben coscienti che il linguaggio, qui come in altri casi, non riflette la vera natura della realtà. La distinzione di tre tempi conferma la normale inadeguatezza del nostro modo di parlare.

Misurazione del tempo

A questo punto, Agostino propone un'interessantissima analisi del modo in cui misuriamo il tempo. Quest'analisi rende evidente che ciò che egli ha appena affermato è vero. Per questo, se cerchiamo la realtà del tempo fuori di noi, ci troviamo davanti a qualcosa di evanescente. Diciamo "adesso" ed è già passato. Ma, se li misuriamo, esistono. D'altra parte, come si è appena mostrato, essi non sono cose che si trovano davanti a noi.

Il tempo che sfugge

Da un lato, noi misuriamo passato e futuro che non esistono (il passato non è più; il futuro non è ancora). Dall'altro, l'unico tempo che esiste passa in continuazione: è il presente, che proprio perché scorre continuamente è impossibile da cogliere e da fissare. Il presente, infatti, non ha estensione: quando mi concentro su un evento, esso è già passato.

Conclusione sull'analisi psicologica

Agostino sviluppa questa sottile analisi psicologica arrivando gradualmente alla conclusione (che è, in realtà, la tesi affermata fin dall'inizio). Se cerchiamo la realtà del tempo fuori dell'anima, vediamo che essa sfugge: è un istante che passa senza nessuna esistenza. E però l'anima che misura il tempo, e dà misura al presente.

Estensioni di tempo

Lo stesso vale per le estensioni di tempo (una settimana, un anno; un tempo doppio di un altro). Se cerchiamo un supporto esterno per simili misurazioni, non lo troveremo mai. Non c'è una cosa fuori di noi che l'anima possa misurare: la settimana non è, poniamo, come un tavolo di cui si possano prendere le misure. Da qui la domanda: in quale spazio l'anima può misurare il tempo, se il tempo non esiste nello spazio fuori di noi?

Riassunto della tesi

Per riassumere: attraverso una sottile analisi del modo in cui noi misuriamo e percepiamo il tempo, Agostino mostra che non c'è mai una cosa fuori di noi a cui possiamo ancorare le nostre misurazioni. Dobbiamo dunque pensare che il tempo e le sue distinzioni esistano, ma in uno spazio diverso: è lo spazio interiore dell'anima.

Conclusione

A questo punto, si ritorna alla tesi enunciata all'inizio, che però ora è resa esplicita dall'analisi psicologica condotta. Il tempo, le sue distinzioni e le sue misure esistono, ma non nel mondo esterno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la tesi principale di Agostino riguardo al tempo?
  2. Agostino afferma che futuro e passato non esistono realmente; esistono solo come presenti nell'anima: memoria, intuizione e attesa.

  3. Come Agostino giustifica la sua affermazione sul tempo?
  4. Agostino utilizza un'analisi psicologica per dimostrare che il tempo esiste solo nell'anima e non nel mondo esterno.

  5. In che modo il linguaggio ordinario contrasta con la tesi di Agostino?
  6. Il linguaggio ordinario parla di passato, presente e futuro, ma secondo Agostino, questo non riflette la vera natura della realtà del tempo.

  7. Come Agostino descrive la misurazione del tempo?
  8. Agostino sostiene che misuriamo il tempo attraverso l'anima, poiché il tempo non esiste come entità esterna e tangibile.

  9. Qual è la conclusione di Agostino sull'esistenza del tempo?
  10. Agostino conclude che il tempo e le sue misure esistono solo nello spazio interiore dell'anima, non nel mondo esterno.

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