Concetti Chiave
- Il metodo popperiano enfatizza la giustificazione delle teorie tramite congetture e confutazioni, seguendo un processo di prova ed errore.
- Popper critica l'induzione come metodo di giustificazione delle teorie, preferendo un approccio che considera la mente come un deposito di ipotesi che guida l'interpretazione empirica.
- La scienza, secondo Popper, mira alla verosimiglianza piuttosto che alla verità assoluta, cercando teorie sempre più accurate nella descrizione del mondo.
- Il modello scientifico di Popper si basa su un'epistemologia evoluzionistica, simile al processo di adattamento descritto dalla teoria darwiniana dell'evoluzione.
- Popper critica il marxismo e la psicoanalisi per la loro mancanza di falsificabilità, contrapposte alla dottrina di Einstein che accetta possibili smentite.
Il metodo di Popper
Per Popper non esiste un metodo privilegiato per la scoperta di una teoria, che può scaturire da sorgenti diverse, ma ne teorizza uno per la giustificazione di queste teorie, ovvero il loro controllo. Esso procede per congetture e confutazioni, ovvero prova ed errore (problema-ipotesi-prova): si affronta un problema mediante congetture e ipotesi che devono essere sottoposte a tentativi di confutazione empirici in vista della selezione naturale delle ipotesi (come l’evoluzione darwiniana è un processo di adattamento della specie).
Critica all'induzione
Il modello scientifico popperiano è un modello sia galileiano che kantiano; galileiano poiché è induttivo e deduttivo (deduttivo=idee influenzano la scoperta, induttivo=deve essere controllata empiricamente).
Ma l’induzione, intesa come procedimento di giustificazione delle teorie dal particolare all’universale, è ferocemente criticata da Popper, poiché numerose osservazioni non confermano una legge generale. Infatti, mentre la mente induttivista è una scatola vuota nella quale vengono gettate le esperienza, per Popper la mente è come un faro che illumina, un deposito di ipotesi, consce o inconsce, tramite le quale interpretiamo la realtà, che conducono verso un determinato controllo empirico piuttosto che un altro; kantiano perché la mente non è una tabula rasa, ma piena di pregiudizi che orientano la scoperta scientifica (ma mentre per Kant i presupposti sono necessariamente validi, per lo scienziato possono essere facilmente falsificabili).Verosimiglianza e falsificabilità
Lo scopo della scienza non è la verità ma la verosimiglianza, ovvero il raggiungimento di teorie sempre più vicine ad una descrizione esauriente del mondo. Il modello popperiano si basa sull’epistemologia evoluzionistica, ovvero il fatto che la conoscenza scientifica si sviluppa in maniera analoga a quella descritta dalla legge dell’evoluzione darwiniana.
A questo proposito, nei confronti del marxismo e della psicoanalisi Popper rivolge una dura critica: mentre la dottrina di Einstein è aperta a possibili smentite, questi sono dottrine a maglie larghe, ovvero caratterizzata da insufficienti falsificabilità, poiché comprendono così tante possibilità da non poter essere smentite con i fatti (loro si adattano ai fatti con continue ipotesi di salvataggio, non il contrario).
Con-Filosofare
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo proposto da Popper per la giustificazione delle teorie scientifiche?
- Come Popper critica l'induzione nel contesto scientifico?
- Qual è la posizione di Popper riguardo al marxismo e alla psicoanalisi?
Popper propone un metodo basato su congetture e confutazioni, ovvero prova ed errore, dove le ipotesi devono essere sottoposte a tentativi di confutazione empirici per selezionare quelle più valide.
Popper critica l'induzione come metodo di giustificazione delle teorie, sostenendo che numerose osservazioni non confermano una legge generale e che la mente non è una tabula rasa, ma un deposito di ipotesi che guida l'interpretazione della realtà.
Popper critica il marxismo e la psicoanalisi per la loro insufficiente falsificabilità, poiché si adattano ai fatti con ipotesi di salvataggio, a differenza della dottrina di Einstein che è aperta a possibili smentite.