Concetti Chiave
- Freud amplia il concetto di sessualità, includendo le pulsioni sessuali (libido) indirizzate verso fini diversi dalla procreazione.
- Introduce la sessualità infantile, descrivendo il bambino come "perverso e polimorfo", capace di cercare piacere attraverso vari organi corporei.
- Lo sviluppo psico-sessuale si suddivide in tre fasi: orale, anale e genitale, ciascuna caratterizzata da zone erogene specifiche.
- La fase genitale include la fase fallica, con il complesso di castrazione, e la fase genitale in senso stretto, dove le pulsioni si organizzano attorno ai genitali.
- Il complesso di Edipo coinvolge sentimenti ambivalenti verso i genitori e la sua risoluzione influenza la struttura della personalità.
Indice
L'evoluzione della sessualità secondo Freud
Freud sviluppa, a partire dall’analisi dell’inconscio, la teoria della sessualità. Prima di lui la sessualità era identificata con la “genitalità”, ovvero il congiungimento di un individuo con un altro di sesso opposto per fini procreativi. Freud, invece, amplia il concetto di sessualità introducendo le pulsioni, o libido, ovvero un’energia di carattere sessuale che può essere indirizzata verso mete diverse dalla sola procreazione. Per spiegare ciò Freud elabora un’innovativa analisi della sessualità infantile, che respinge l’immagine del bambino come angioletto asessuato per rimpiazzarla con la definizione di “perverso e polimorfo”, ossia come individuo che può perseguire il piacere indipendentemente dai fini riproduttivi (perverso, che nel caso freudiano non ha accezione negativa) mediante diversi organi corporei (polimorfo).
Le fasi dello sviluppo psico-sessuale
Lo sviluppo psico-sessuale, ovvero il soddisfacimento di questi desideri, avviene in tre diverse fasi, ognuna caratterizzata da una specifica zona erogena.
-La fase orale: dai primi mesi di vita a un anno e mezzo, e ha come zona erogena la bocca, connessa alla principale attività del bambino, il poppare.
-La fase anale: da un anno e mezzo a tre anni, e ha come zona erogena l’ano collegata alle funzioni escrementizie, oggetto di interesse e piacere.
-La fase genitale: dal terzo anno di vita, e ha come zona erogena i genitali. Essa si articola in: fase fallica, in cui la scoperta del pene è attrattiva sia per i bambini che per le bambine, che soffrono di “complesso di castrazione” (il primo teme di essere evirato e la seconda prova l’invidia del pene), e nel quale l’organo di eccitamento sessuale è il pene e il clitoride; e la fase genitale in senso stretto, caratterizzata dall’organizzazione delle pulsioni sessuali sotto le zone genitali.
Il complesso di Edipo e la personalità
La teoria della sessualità è connessa con il complesso di Edipo (dalla vicenda dell’eroe greco), che consiste in un sentimento di amore per il genitore del sesso opposto e di ambivalenza (amore e odio) verso quello dello stesso. Va dai tre ai cinque anni e la sua risoluzione o meno determina la struttura della personalità (una perdita del genitore dello stesso sesso in questo periodo può generare senso di colpa).
Con-Filosofare
Domande da interrogazione
- Qual è la principale innovazione di Freud nella teoria della sessualità rispetto alle concezioni precedenti?
- Quali sono le fasi dello sviluppo psico-sessuale secondo Freud?
- Come si collega la teoria della sessualità di Freud al complesso di Edipo?
Freud amplia il concetto di sessualità introducendo le pulsioni o libido, un'energia sessuale che può essere indirizzata verso mete diverse dalla sola procreazione, e analizza la sessualità infantile definendo il bambino come "perverso e polimorfo".
Le fasi sono tre: la fase orale (dai primi mesi a un anno e mezzo), la fase anale (da un anno e mezzo a tre anni), e la fase genitale (dal terzo anno di vita), ognuna caratterizzata da una specifica zona erogena.
La teoria è connessa al complesso di Edipo, che consiste in un sentimento di amore per il genitore del sesso opposto e ambivalenza verso quello dello stesso, influenzando la struttura della personalità tra i tre e i cinque anni.