Concetti Chiave
- Il modello di sviluppo di Freud include quattro fasi: orale, anale, fallica e genitale, con un periodo di latenza tra fallica e genitale.
- La fase orale è caratterizzata dalla suzione, dove il piacere deriva dall'alimentazione e dalla scoperta del mondo attraverso la bocca.
- La fase anale coinvolge il controllo degli escrementi, segnalando il passaggio da un comportamento naturale a uno civile, con l'introduzione di regole sociali.
- Durante la fase fallica, i bambini sviluppano la consapevolezza del proprio corpo e delle differenze sessuali, portando al complesso di Edipo ed Elettra.
- Nella fase genitale, coincidente con la pubertà, la sessualità diventa procreativa, mentre le forme di sessualità non procreative sono considerate perversioni.
Le 4 fasi del modello di sviluppo di Freud sono:
1. orale;
2. anale;
3. fallica;
4. genitale.
Tra la fase fallica e quella genitale vi è il periodo di latenza.
Reputiamo di avere la spinta sessuale dentro di noi a partire dall'adolescenza in poi, perché è in quel momento che il nostro corpo cambia ed inizia ad avvertire desideri che prima non c'erano. Freud, invece, sostiene che la pulsione sessuale è insita nell'essere umano sin da quando è nato.
1.Fase orale: da “oros”, che in greco significa "bocca". Si tratta della fase legata alla suzione: il bambino si attacca al seno della madre o al biberon per prendere il latte. Ci nutriamo per preservare specie ma nel frattempo soddisfiamo anche un bisogno. Tuttavia, Freud non si ferma qui e afferma che durante la suzione si mettono in moto le papille gustative; difatti, i nostri gusti sono differenti e proviamo piacere nel mangiare cose diverse. Dunque, l'alimentazione è anche un piacere. Se pensiamo che la sessualità non è altro che l'appagamento di un piacere, allora possiamo dire che, di conseguenza, il piacere equivale al sesso.
Il neonato prende il latte non solo per mangiare e, quando gli si toglie il seno o il biberon, piange, perché appunto provava piacere. Ecco perché magari i bambini stanno sempre con il ciuccio o con il dito in bocca, appunto perché la salivazione si attiva e papille gustative vengono sollecitate.
La fase orale è anche legata all'esperienza del mondo. Per conoscere le cose, quando si è piccoli, si è soliti mettere tutto in bocca. La bocca è il primo passaggio attraverso il quale il mondo diventa il nostro.
2.
Fase anale e civiltà
Fase anale: è la fase legata agli escrementi, al sistema nervoso periferico. Il rilascio delle feci è un momento di piacere. I muscoli dell'ano e il sistema nervoso periferico trattengono e rilasciano, in questo lavoro c'è un piacere, una soddisfazione. Il bambino, prima di sapere che quella determinata cosa non si tocca, tende a giocarci e non se ne allontana, non capisce subito che non si tocca e spetta quindi ai genitori staccarlo, dicendogli che è una cosa sporca. Nel bambino si innesca una sorta di taboo, in quanto divieto e limitazione. Ma, per natura, quello che esce dal nostro ano è qualcosa che ci appartiene comunque. Però ci si distacca da quella cosa, da quel mondo: pertanto, in questa fase si ha il passaggio dell'uomo da ente naturale a ente civile. Distacco dalla naturalità.
Inoltre, non si lasciano gli escrementi ovunque, ma si lasciano in un luogo diverso da dove noi viviamo le nostre giornate.
Quando una madre rimprovera il figlio dicendo “È cacca” è come se in realtà dicesse “ti sei staccato da quel mondo, non fa più parte di te quel modo di vivere!”
A porre il limite al bambino è proprio la civiltà, la regola, la legge. All'esploratore si mette uno STOP.
In questa fase, all'inizio con il pannolino è tutto "tranquillo", poi si abitua il neonato a farla nel vasino. In questo modo, viene sviluppato il trattenere e , di conseguenza, vi è un aumento della soddisfazione.
Quando il neonato la fa nel vasino, la mamma lo elogia e lo gratifica. L'elogio sociale sta nel trattenere e nel creare controllo. Quando, invece, la fanno per terra, le loro mamme si arrabbiano.
Si può vivere la regola come una forzatura e non come una gratificazione.
Nel mondo animale, gli escrementi sono anche un modo per marcare il territorio (come i cani). I neonati vengono subito staccati altrimenti si allontanerebbero dagli altri, perché tutti sarebbero visti come invasori del proprio spazio, il neonato crescerebbe quindi isolato.
3.
Fase fallica e identità
Fase fallica: (5°-7° anno di vita), età nel quale si prende coscienza
di sé con la comprensione del proprio corpo e in relazione con l'altro.
La bimba pensa che le manca qualche pezzo (invidia del pene) e comincia a prendere coscienza di sé in chiave di mancanza, mentre il maschio di sovrapresenza. Da qui deriva il senso di sudditanza della donna e di supremazia dell'uomo, la differenza sociale; la donna si sente sempre manchevole di qualcosa, ecco il perché del cosiddetto "sesso debole".
La femmina in famiglia si sente affine a chi, come lei, non ce l'ha, ovvero la madre (identità femminile); anche il maschio vede nel papà il proprio simile (identità maschile).
Una volta assunte le identità, si scopre che quell'organo è attratto dal sesso opposto.
Fase edipica: Attrazione sessuale nei confronti del genitore del sesso opposto.
Fase molto traumatica perché la sessualità deve essere repressa, non si giace nel letto dei genitori. Si tratta di una sessualità non vissuta, di una castrazione emotiva, di un trattenersi, di un autocontrollarsi da un desiderio.
Complesso di Edipo
Complesso di Edipo: astensione da una pulsione sessuale verso i genitori dello stesso sesso che lo stesso bambino decide di fare su se stesso.
A volte può essere un trauma che si supera in modo tranquillo, in altri casi invece si ricerca la figura materna o paterna nel proprio/a compagno/a.
L'uomo cerca la mamma (cibo cucinato in un certo modo ecc) e viceversa (protezione dal padre ecc) è chiamato "complesso di Elettra".
Questo meccanismo di astensione lascia così stanco il bambino che la natura interviene con il periodo di latenza: è un periodo statico, in cui lo sviluppo sessuale viene interrotto. Il bambino in questo periodo non prova alcun desiderio sessuale, pensa ad altro.
4.
Fase genitale e pubertà
Fase genitale: in questa fase, che coincide con la pubertà, la sessualità diventa procreativa (se i genitali si incontrano, la bambina/ragazza rimane incinta).
Il bambino è definito un perverso polimorfo (da “poliu morphé”: molte forme). Si fa riferimento a tutte le forme di sessualità non procreative (sesso anale, orale ecc); vengono considerate perversione in quanto non sono indirizzate alla procreazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le quattro fasi del modello di sviluppo di Freud?
- Cosa caratterizza la fase orale secondo Freud?
- Come viene descritta la fase anale nel modello di Freud?
- Qual è il significato della fase fallica nel contesto dello sviluppo psicosessuale?
- Cosa avviene durante la fase genitale secondo Freud?
Le quattro fasi del modello di sviluppo di Freud sono: orale, anale, fallica e genitale, con un periodo di latenza tra la fase fallica e quella genitale.
La fase orale è caratterizzata dalla suzione e dal piacere associato all'alimentazione, che Freud considera una forma di sessualità primordiale.
La fase anale è legata al piacere derivante dal controllo e rilascio degli escrementi, rappresentando un passaggio dall'ente naturale all'ente civile.
La fase fallica è quando il bambino prende coscienza del proprio corpo e delle differenze sessuali, portando a dinamiche come l'invidia del pene e il complesso di Edipo.
Durante la fase genitale, che coincide con la pubertà, la sessualità diventa procreativa e si manifesta l'interesse per il sesso opposto.