Concetti Chiave
- Le lezioni di Freud furono presentate a Vienna a un pubblico variegato, inclusi medici e non esperti.
- Le conferenze furono raccolte in dispense intitolate "Gli atti mancati", "I sogni" e "Teoria generale delle nevrosi".
- La psicoanalisi inizialmente incontrò scetticismo, suscitando più curiosità che accettazione accademica.
- Freud sconvolse la psicologia tradizionale introducendo il concetto di inconscio, opponendosi alla visione razionale dell'uomo.
- La teoria della libido di Freud descrive l'uomo come diviso tra pulsioni vitali e doveri sociali, con la sublimazione come via di sfogo.
Le conferenze di Freud a Vienna
Tutti i progressi attuati da Sigmund Freud nel corso dei primi anni del Novecento, vennero spiegati da lui stesso in un ciclo di conferenze e lezioni a Vienna davanti ad una platea diversificata, in cui emergevano tanto i medici quando i semplici interessati senza alcun tipo di conoscenza in campo medico o psicologico. Questi interventi vennero poi pubblicati in tre dispense intitolate “Gli atti mancati”, “I sogni” e “Teoria generale delle nevrosi”, per poi essere inclusi tutti nell’opera “Introduzione alla Psicanalisi”, in cui vengono più in generale riordinate tutte le coordinate dell’ideologia di Freud. Una particolare attenzione viene dedicata alla prima lezione, in cui vengono esposte le ragioni per cui la psicoanalisi trovasse uno scetticismo e di conseguenza una difficoltà nell’essere accettato come vera e propria scienza, in generale veniva infatti suscitata più una curiosità che un desiderio di elezione ad effettivo sapere da studiare e su cui formare i grandi professori e medici. Freud in particolare si sofferma su due delle sue scoperte che sembrano aver causato maggiore scompiglio tra i medici:
1.
Le scoperte rivoluzionarie di Freud
Ruolo fondamentale affidato all’inconscio, attraverso cui viene completamente sconvolta e sovvertita la base filosofica e psicologica della concezione millenaria su cui si era basata l’intera società occidentale, e che riconosceva l’uomo come un essere razionale e in grado di dominare le proprie pulsioni. Le teorie di Freud espongono e rilevano invece l’essere umano come un essere molto più complesso e non completamente padrone di sé stesso, turbato costantemente dalle proprie emozioni profonde, da desideri segreti e sensi di colpa nascosti
2.
La teoria della libido
Teoria della libido, per lui l’essere umano si vede infatti come nucleo di due pulsioni opposte, da una parte la soddisfazione diretta degli impulsi vitali, dall’altra i doveri imposti invece dal contesto storico sociale in cui l’uomo nasce e cresce. Per estinguere questa contrapposizione interna non esiste un metodo corretto e che porti a risultati concreti, di conseguenza viene innescato il meccanismo della sublimazione, la quale dirige la libido verso “mete socialmente superiori”. Quando questa valvola di sfogo non viene sfruttata, allora l’energia proveniente dalle pulsioni sessuali deve per forza trovare altre vie per sprigionarsi ma perché questo tipo di erotismo viene spesso giudicato a livello sociale, e considerate anche spesso come minacce nei confronti del sistema, vengono di conseguenza represse. Ma questo processo non fa altro che confermare, a parere di Freud l’importanza di tali funzioni e la loro potenziale forza sull’uomo
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali scoperte di Freud che hanno causato scompiglio tra i medici?
- Perché la psicoanalisi incontrava scetticismo e difficoltà nell'essere accettata come scienza?
- Come Freud descrive l'essere umano in relazione all'inconscio?
- Cosa implica la teoria della libido secondo Freud?
Le principali scoperte di Freud che hanno causato scompiglio tra i medici sono il ruolo fondamentale dell'inconscio e la teoria della libido. Queste teorie hanno sconvolto la concezione tradizionale dell'uomo come essere razionale e padrone di sé stesso.
La psicoanalisi incontrava scetticismo e difficoltà nell'essere accettata come scienza perché suscitava più curiosità che desiderio di essere studiata come sapere effettivo, e le sue teorie sfidavano le concezioni filosofiche e psicologiche tradizionali.
Freud descrive l'essere umano come un essere complesso, non completamente padrone di sé stesso, costantemente turbato da emozioni profonde, desideri segreti e sensi di colpa nascosti, in contrasto con la visione tradizionale di un uomo razionale.
La teoria della libido implica che l'essere umano è il nucleo di due pulsioni opposte: la soddisfazione degli impulsi vitali e i doveri sociali. La sublimazione dirige la libido verso mete socialmente superiori, ma quando non viene sfruttata, l'energia deve trovare altre vie, spesso represse socialmente.