Concetti Chiave
- La costituzione italiana valorizza il cittadino come soggetto di diritti e doveri, promuovendo una reciprocità etica tra stato e individuo.
- L'articolo trentaquattro garantisce il diritto all'istruzione per i meritevoli, indipendentemente dalle loro risorse economiche.
- Lo stato ha il compito di rimuovere ostacoli che limitano lo sviluppo personale e la partecipazione sociale, come indicato nell'articolo tre.
- Il cittadino è incoraggiato a contribuire al progresso sociale, secondo l'articolo quattro della costituzione.
- Contrariamente a Hegel, che vede lo stato come superiore al bene comune, la costituzione italiana promuove una repubblica democratica che ripudia la guerra.
Indice
Liberalismo e diritti del cittadino
Dal liberalismo si ricava l’idea di cittadino inteso come soggetto di diritti e di libertà individuali ma con allo stesso tempo una reciprocità etica tra lo stato e il cittadino singolo (non solo diritti, ma anche doveri). Nell’articolo trentaquattro ad esempio, i meritevoli possono proseguire i propri studi anche se privi di mezzi e strumenti, lo stato ha infatti il dovere di rendere effettivo l’eventuale desiderio alla continuazione della carriera scolastica, nell’articolo tre invece viene specificato come lo stato abbia il dovere di togliere impedimenti che ostacolano lo sviluppo della persona e la partecipazione.
Doveri del cittadino e stato
Oppure ancora, nell’articolo quattro, viene scritto che il cittadino deve impegnarsi costantemente in attività volte al progresso della società in cui lui stesso è inserito e vive.
Hegel e la superiorità dello stato
Per Hegel lo stato è però superiore, e crede che il bene comune sia incarnato dal bene dello stato, prevede una monarchia antidemocratica e tende anche a giustificare i vari conflitti bellici che si instaurano tra i diversi Stati. Nella costituzione italiana invece si può notare una situazione paritaria, il cui il bene comune è il bene dell’intera società, si crede inoltre in una repubblica democratica e si tende a ripudiare la guerra, come precisato nel secondo articolo.