Concetti Chiave
- Bergson, nonostante la conversione cristiana, non si ribellò alle leggi razziali per restare fedele al suo popolo.
- Il suo pensiero spiritualista contrastava il positivismo, concentrandosi su tempo, coscienza e metafisica.
- Distinse il tempo della coscienza dalla misurazione scientifica, paragonandolo a un gomitolo in continuo movimento.
- Nell'opera "Materia e memoria", identificò diverse forme di memoria, tra cui memoria-pura e memoria-immagine.
- Descrisse la conoscenza come intellettiva e intuitiva, esplorando la metafisica come scienza assoluta del reale.
Indice
Bergson e le leggi razziali
Bergson è vissuto nel 1900 fu vittima delle leggi razziali anche se aveva attuato la sua conversione cristiana,ma per non abbandonare il suo popolo e restare coerente non si ribellò. Vinse il premio Nobel per la letteratura grazie alla ricchezza espressiva delle sue opere.
Il pensiero spiritualista di Bergson
Il pensiero di Bergosn è stato influenzato da una visione spiritualista che non credeva che lo spirito potesse essere oggetto di conoscenza scientifica.
In quel periodo Bergson è stato definito "Il maestro del pensiero" : il suo obiettivo era riprendere tutti quegli aspetti che il positivismo aveva trascurato quali il tempo, la coscienza/memoria, la metafisica.Il tempo secondo Bergson
Il tempo di cui si serviva la scienza era privo di durata e spazializzato, come le lancette di un orologio. Importante infatti era il tempo della coscienza o dello spirito, paragonato ad un gomitolo che è in continuo movimento in cui passato,presente e futuro riuscivano a fondersi.
Materia e memoria
Nell'opera "Materia e memoria" la coscienza è stata identificata con la memoria che poteva essere :
- Memoria-pura se costituiva il deposito di tutti i ricordi passati e quindi il nostro passato;
- Memoria-immagine se un atto passato si concretizzava nel presente in vista dell'azione;
- Percezione se era in grado di selezionare i dati utili alla vita concreta.
L'evoluzione creatrice e la conoscenza
Nell'opera "L'evoluzione creatrice" ha descritto lo slancio vitale che fu per lui l'unico impulso iniziale,o meglio un'energia invisibile e spirituale che creava di continuo,che non poteva essere scomponibile, nè reversibile.
Bergson sosteneva che la conoscenza poteva essere:
- intellettiva ed esterna che era propria della scienza ed era parziale e astratta
- intuitiva ed interna con cui l'oggetto era colto dall'interno nella sua totalità ed era propria della metafisica.
La metafisica secondo Bergson
La metafisica è stata considerata da Bergson la scienza assoluta del reale in quanto riusciva a comprendere la realtà in maniera unitaria e spirituale perché non teneva in considerazione le parole e i concetti che distorcevano la realtà ma le immagini e le metafore che aiutavano a comprendere anche l'arte.
Le due fonti della morale e della religione
Nella sua ultima opera "Le due fonti della morale e della religione"ha identificato due tipi di società
-la società chiusa che era autoritaria, dominata dal conformismo e non accettava il cambiamento.
-la società aperta che promuoveva la libertà e la creatività degli individui.
A queste corrispondevano due tipi di religione :
-la religione statica che si serviva di miti e superstizioni
- la religione dinamica che si identificava con la vita dei mistici,unico rimedio ai mali morali e sociali.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze principali sul pensiero di Bergson?
- Come Bergson descrive il concetto di tempo?
- Qual è il ruolo della memoria nella coscienza secondo Bergson?
- Come Bergson distingue tra i tipi di conoscenza?
Il pensiero di Bergson fu influenzato da una visione spiritualista che non credeva che lo spirito potesse essere oggetto di conoscenza scientifica, e si concentrava su aspetti trascurati dal positivismo come il tempo, la coscienza e la metafisica.
Bergson descrive il tempo della coscienza come un gomitolo in continuo movimento, dove passato, presente e futuro si fondono, a differenza del tempo scientifico, privo di durata e spazializzato.
Nella sua opera "Materia e memoria", Bergson identifica la coscienza con la memoria, distinguendo tra memoria-pura, memoria-immagine e percezione, ognuna con un ruolo specifico nel rapporto con il passato e l'azione presente.
Bergson distingue tra conoscenza intellettiva ed esterna, propria della scienza e parziale, e conoscenza intuitiva ed interna, propria della metafisica, che coglie l'oggetto nella sua totalità.