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Concetti Chiave

  • Bergson reagisce al positivismo con l'antipositivismo, enfatizzando la conoscenza spirituale oltre quella scientifica e razionale.
  • Le opere di Bergson esplorano la dualità tra corpo e spirito e introducono il concetto di "slancio vitale" come forza creativa della vita.
  • Bergson distingue tra "tempo della scienza" e "tempo della vita", dove il primo è quantitativo e il secondo è qualitativo e soggettivo.
  • La polemica di Bergson contro Einstein riguarda la concezione del tempo, contrastando il tempo fisico e psicologico.
  • In ambito sociale, Bergson distingue tra società chiuse e aperte, con una visione di morale e religione che varia da statica a dinamica.

Indice

  1. Bergson: la reazione al positivismo: antipositivismo e spiritualismo
  2. Le sue opere
  3. Tempo della scienza e della vita
  4. Tempo e durata per Bergson
  5. Polemica contro Einstein
  6. Lo slancio vitale
  7. Società, morale e religione

Bergson: la reazione al positivismo: antipositivismo e spiritualismo

Idealismo e positivismo erano correnti filosofiche molto diffuse nel 19 secolo Positivismo era una realtà costituita da materia; da leggi meccaniche:
- scienza
- Ragione
- Esclusione dello spirito
- Filosofiacomeriflessionesullascienza
Ma ad un ceto punto c’è una reazione al positivismo chiamata: antipositivismo.

Dove la conoscenza non deriva solo dalla scienza, dalla ragione o da le leggi meccaniche, ma può arrivare, secondo gli antipositivisti, la conoscenza anche attraverso degli aspetti spirituali.
La filosofa deve anche essere un modo per conoscere la spiritualità, cosa che era stata esclusa dal positivismo, perché il positivismo non poteva analizzare qualcosa di cui non si poteva fare esperienza, o che non era osservabile. Perciò nasce tale reazione al positivismo: l’antipositivismo
I movimenti anti- positivistici prevedono il fatto che:
1. La conoscienza non si basa solo sulla scienza.
2. Esiste una realtà spirituale.
3. La realtà si conosce attraverso la coscienza e l’indagine su di se.
E nasce quindi: lo spiritualismo.
Che è una delle reazioni al positivismo, parte da interessi morali, religiosi, etici, spirituali e da importanza a:
- Coscienza.
- Introspezione.
- Interiorità.
- Cuore, sentimento.
- Spiritualità.
Massimo esponente di tale corrente è sicuramente: Henri Bergson (si contrappone a Einstein)

Le sue opere

- saggio sui dati immediati della coscienza: mostra il suo antipositivismo; e vede la coscienza come
modo per conoscere aspetti della realtà non legati alla scienza
- Materia e memoria: si occupa del rapporto tra il corpo e lo spirito; a memoria strumento racchiuso
nell’involucro del corpo.
- L’evoluzione creatrice: sostiene che l vera natura della vita è data da quello SLANCIO VITALE che ha
origine nella coscienza, si inserisce nel corpo e si sprigiona.

Tempo della scienza e della vita

Per lui esistono due tempi:
• Tempo della scienza: al contrario di quello della vita è.
- reversibile: poiché si può ad esempio replicare un esperimento, con le stesse variabili.
- Quantitativo.
- Discontinuo: qualcosa di ripetibile, si possono effettuare sempre ricerche.
- Astratto.
- Esteriore: esterno a noi.
- Legato allo spazio.
Bergson paragona il tempo della scienza a una collana di perle: composta da perle simili, continuative
• Tempo di vita: il tempo dalla mia vita è diversa da quella di un altro; questo perche il tempo della vita è:
- unico;
- irreversibile: non si può tornare indietro;
- Qualitativo: non può essere quantitativo;
- Continuo: il tempo della vita non si ferma mai;
- Concreto: qualcosa di tangibile, si vive ora;
- Interiore: si trova dentro ogni uomo (io vivo quello che vivo io dentro di me);
- Legato al tempo: legato al fatto che si nasce e si morirà (e c’è una continuità non si può smettere di vivere
per un attimo);
Bergson paragona il tempo di vita a un gomitolo: che può essere arrotolato, può essere allungato, disciolto, ristretto, ma ha un inizio e una fine, quindi noi siamo il nostro passato il nostro presente e ci si prospetta il nostro futuro sempre sullo stesso gomitolo
Così come la valanga: che ci da l’idea dell’irreversibilità di qualcosa che arriva e che è un continuo mutamento proprio come la vita; ecco a cosa si lega la metafora della valanga.

Tempo e durata per Bergson

Per i positivisti spazio e tempo sono legati, ma Bergson si oppone a tale visione poiché egli parla dal tempo da un punto di vista psicologico e non oggettivo questo è evidente dall’esempio dell’orologio:
• L’orologio: per i positivisti è un orologio quantitativo, che nei 60 minuti segna i minuti e i secondi; quantifico i 60 minuti; ma secondo Bergson i 60 minuti sono diversi rispetto a ciò che io sto vivendo (es. se si sta ad una festa divertendosi, 60 minuti sembrano passare velocissimi, rispetto a quando si deve studiare che al contrario sembrano passare lentamente)
Perciò lui afferma che l’orologio è diverso ma a cambiare è la percezione dell’orologio.
- Io so cosa è il tempo all’interno di quell’orologio proprio grazie alla coscienza ( quindi anche il tempo della scienza ha la sua origine dalla coscienza, poiché è proprio questa che da un significato alle cose); senza coscienza non ci si renderebbe conto neanche di cosa sia un orologio perciò:
- Le cose ci sono a partire dal piano soggettivo, psicologico
Se si sa cosa è il tempo, è proprio grazie alla coscienza, alla memoria (anche per il tempo della scienza)

Polemica contro Einstein

Questo concetto di tempo e durata, ha portato Bergson ad una polemica contro Einstein per la sua teoria della relativista ristretta di Einstein
• Einstein: rappresenta il tempo della scienza,
Simultaneità per Einstein: il tempo è oggettivatile e relativo ad uno specifico sistema di riferimento
• Bergson: è più legato al tempo della vita, che è diverso in ogni uomo. Per Bergson c’è una concezione fisica e psicologica del tempo dove la concezione fisica è ricondotta a quella psicologica

Simultaneità per Bergson: è soggettiva e legata alla memoria ( in grado di collegare il prima e l’adesso)
Oggi sappiamo, che ad avere ragione era Einstein.

Lo slancio vitale

La vita è:
1. Creativa.
2. Imprevedibile.
3. Ha una memoria del suo passato (è conservativa).

Bergson parla anche della differenza tra uomo e natura:
• Uomo: ha una sola vita (una sola strada)
• La natura: ha più strade da percorrere, la natura è più libera rispetto all’uomo Ma entrambi hanno slancio vitale che sfruttano in modo diverso.
Lo slancio vitale: è una spinta, una forza che consente la vita, è una forza che ci consente di poter sopravvivere, di poterci evolvere anche in base a cosa serve per poter sopravvivere.
- rifiuto del meccanicismo
Lui parla di slancio vitale a partire della creazione, da come si è creato tutto e parla di un primo slancio vitale che ha portato ad una biforcazione:
1. Prima biforcazione: tra piante e animali: le piante per il sostentamento fanno la fotosintesi crofiliana,
gli animali invece per farlo hanno avuto bisogno di sviluppare la coscienza.
2. Seconda biforcazione: tra artropodi (insetti) e vertebrati (l’uomo)
Istinto + intelligenza=intuizione.
Istinto è più animale, e l’intelligenza più umana anche se l’uomo stesso è passato dall’uomo faber più istintivo all’uomo sapiens più intelligente più razionale che utilizzava l’intelligenza.
L’istinto che diventa coscienza, che diventa consapevole di se stesso è un istinto intelligente, che porta all'intuizione= e la massima espressione, manifestazione dell’unione tra istinto e intelligenza sono le arti.

Società, morale e religione

Egli fa una differenziazione tra Società chiuse e aperte e la morale e la religione che vi è in esse:
• - -
• -
Società chiuse: sono delle società dove la persona, è inserita all’interno ma con dei confini ben prestabiliti, delimitati, si hanno delle abitudini sociali ben precise e in tali società vige:
la “morale delle obbligazioni”; perche non muta mai in quanto legato ad abitudini sociali; la sua libertà sarà comunque limitata.
Religione statica: in tale società si ha una religione statica; caratterizzata da miti superstizioni, magie... ed è la risposta, una reazione di difesa della natura contro l’intelligenza. Sono una risposta alle paure dell’uomo (es. di morire, del dolore, delle malattie)
Società aperte: vi è uno slancio vitale creativo maggiore, più libertà, priva di confini perciò c’è
una “morale assoluta”, in continuo cambiamento ed evoluzione, non essendo una società che rimane chiusa, fossilizzata, ma in evoluzione.

- Religione dinamica (misticismo): una religione che parte dall’amore universale, che porta verso il misticismo e Bergson spera ci sia un giorno un genio mistico, che possa trascinare con il misticismo la società aperta, aprirla, renderla più libera facendo fluire quello che è lo slancio vitale.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le correnti filosofiche diffuse nel 19 secolo?
  2. Idealismo e positivismo erano le correnti filosofiche diffuse nel 19 secolo.

  3. Cosa caratterizza l'antipositivismo?
  4. L'antipositivismo è caratterizzato dalla convinzione che la conoscenza non derivi solo dalla scienza, dalla ragione o dalle leggi meccaniche, ma possa essere ottenuta anche attraverso aspetti spirituali.

  5. Quali sono i movimenti anti-positivistici?
  6. I movimenti anti-positivistici prevedono che la conoscenza non si basi solo sulla scienza, che esista una realtà spirituale e che la realtà si conosca attraverso la coscienza e l'indagine su di sé.

  7. Chi è considerato il massimo esponente dello spiritualismo?
  8. Henri Bergson è considerato il massimo esponente dello spiritualismo.

  9. Qual è la concezione di tempo di Bergson?
  10. Bergson sostiene che esistano due tempi: il tempo della scienza, che è reversibile, quantitativo, discontinuo, astratto, esteriore e legato allo spazio, e il tempo della vita, che è unico, irreversibile, qualitativo, continuo, concreto, interiore e legato al tempo stesso.

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