Concetti Chiave
- Henri Bergson's philosophy opposes positivism by emphasizing spiritualism, focusing on consciousness rather than scientific knowledge.
- Bergson's theory of time distinguishes between scientific time, which is quantitative and objective, and the qualitative, subjective time of life influenced by consciousness.
- Memory, according to Bergson, is an automatic process storing experiences, while recollection is triggered by external stimuli, demonstrating the brain's ability to connect images and sensations.
- The concept of the élan vital explains the universe's origin as an interaction of matter and energy, leading to diverse life forms with varying levels of spirituality.
- Bergson differentiates humans from other species through faculties like instinct, intelligence, and intuition, with only humans capable of introspection and understanding metaphysical concepts.
La sua corrente filosofica: spiritualismo.
Derivazione della filosofia che va contro il positivismo, ovvero il momento precedente in cui si esaltava la scienza. Ora invece c'è un ritorno a tutto quello che è spirituale.
Con spirituale si intende non la religione ma la coscienza.
Indice
Tempo e coscienza secondo Bergson
Perché aderisce a questo pensiero Bergson? Con il positivismo conosciamo in modo scientifico ma da quella indagine restano fuori le parti più intime di un uomo:i sentimenti, le sensazioni---> Bergson vuole ragionare di nuovo in termini personali: elabora una sua teoria al riguardo, e lo fa in termini di tempo.
Il tempo può essere di due tipi:
1. tempo della scienza: ha caratteristiche precise---> mi consente di fare esperimenti scientifici: io sono uno scienziato e ho bisogno di fare esperimenti= io quell'esperimento lo posso ripetere tutte le volte che voglio-->è reversibile. Lo definisce un tempo quantitativo: lo uso ai fini di una conoscenza induttiva, è oggettivo.
2. tempo della vita o durata: il tempo della vita è quel tempo che vede protagonista la coscienza: se mi sento alienata il tempo passa in fretta, se sono invece in un bell'ambiente mi passa veloce: ma il tempo è sempre quello---> il tempo della vita o durata dipende dalla nostra coscienza e di come risponde a un tempo/ l' ambiente in cui si trova una persona----> è qualitativo.
Dimensione spirituale e libertà
Dimensione spirituale: ha carattere di estrema libertà.
L'anima non è determinata da qualcosa di eterno: io percepisco da dentro il tempo (la sua lentezza o velocità), non dall'esterno—>libertà di muoversi dell'anima a seconda delle sensazioni che sente:
la coscienza sicuramente è libera, non è determinata da nulla.
Ciò va a determinare una serie di ragionamenti sul rapporto che questo può avere nel nostro corpo, che descrive nel suo libro ''Materia e memoria'': Bergson comincia dal concetto di memoria.
Memoria e ricordo
Memoria: tutto quello da quando nasciamo è stato immagazzinato--->sono le nostre esperienze: tutto quello che nella nostra vita è successo. Si tratta di un processo automatico=non c'è la volontà della coscienza di farlo.
Ci parla anche di un altro concetto, per capire meglio:
Facoltà dell'uomo del ricordo: secondo lui il ricordo è la concretizzazione di un'immagine—è un azione che fa il cervello: io mi ricordo di una persona e immediatamente il mio cervello ce l'ha proiettata davanti, anche se effettivamente non c'è=affiora tramite immagine questo ricordo.
Il ricordo accade quando ci troviamo di fronte a uno stimolo esterno, che ce lo fa venire in mente: il nostro cervello fa collegamenti.
Esempio: sento un profumo di un fiore--->mi rimanda al giardino di una persona che li coltivava=ricordo il giardino e la persona. Tuttavia, non è che penso sempre a quella persona e al giardino: il ricordo mi viene semplicemente stimolato da un fattore esterno.
Percezione e agire
Percezione: capacità degli uomini di selezionare le loro capacità a seconda del momento.
Ad esempio: a 18 anni prendo la patente--->non guido più per molto tempo--->tra 30 anni devo prendere la macchina e guidare per un'emergenza=so farlo comunque, anche se non guido da 30 anni: in un momento di necessità so riprodurre quella capacità
la percezione è connessa all'agire vero e proprio.
La parte astratta e concreta di noi entrano a contatto tra loro.
Teoria dello slancio vitale
È un processo secondo cui Bergson ci vuole spiegare come è nato l'universo.
In particolare ci racconta:
Immaginiamoci due sfere: una fatta di materia, l'altra di energia, che si sono scontrate=> da ciò c'è stata un'esplosione successiva che rappresenta un mix tra spiritualità (non religiosa) e materia.
A seconda di quanta spiritualità è penetrata nella materia, si sono generate due tipi di essere viventi.
La prima biforcazione importante è quella uomo-natura.
L'uomo rispetto a una roccia ha più spiritualità.
L'uomo è spiritualità e materia—> l'energia è penetrata più profondamente nell'impatto.
Tuttavia, Bergson classifica molte altre biforcazioni: arriva ad elencare tutte le possibili specie sulla terra (artropodi ecc... non ne lascia fuori uno).
Per spiegarci meglio la teoria dello slancio vitale, Bergson usa una metafora:
Immaginiamo che un mano (parte spirituale di energia), che cerca di penetrare in una scatola, dentro la quale c'è limatura di ferro (trucioli non di legno).
La mano è trasparente=vediamo che scende sempre di più e la limatura si compatta dovuto al peso della mano. Tuttavia, arriva a un punto in cui la mano non compatta totale la materia.
Quell'energia può penetrare solo fino a un certo punto quella materia, che è comunque piu forte.
Si creano gli esseri umani, animali, vegetali, le rocce= con sempre meno spiritualità.
Facoltà umane e differenze
Per farci capire ancora meglio le differenze tra queste due grandi specie, Bergson ci parla di tre ulteriori facoltà che hanno e che differenziano l'essere umano, dall'animale e dalle piante.
Sono:
istinto= capacità di usare gli organi che la natura ci ha donato. Quindi non è una facoltà di esclusiva appartenenza umana/animale, ma anche propria delle piante (fotosintesi).
intelligenza=capacità di fabbricare strumenti artificiali per riuscire a vivere meglio, ma in primis a sopravvivere. È una capacità esclusiva dell'uomo. Se l'uomo non avesse scoperto il fuoco o la ruota, l'umanità avrebbe avuto un decorso diverso.
intuizione=è la possibilità che ha solo l'uomo di usare la riflessione ma soprattutto l'autoriflessione. È la consapevolezza di qualcosa, in particolare secondo Bergson questa facoltà viene indirizzata verso la comprensione di qualcosa di astratto, non percepibile dai nostri sensi. È la facoltà che usano gli uomini per comprendere la metafisica.
Domande da interrogazione
- Qual è la corrente filosofica di Henri Bergson e perché si oppone al positivismo?
- Come Bergson distingue i due tipi di tempo nella sua teoria?
- Qual è il ruolo della memoria secondo Bergson?
- Cosa rappresenta lo "slancio vitale" nella filosofia di Bergson?
- Quali sono le tre facoltà che Bergson attribuisce agli esseri viventi e come differenziano l'uomo dagli altri?
Henri Bergson aderisce allo spiritualismo, una corrente filosofica che si oppone al positivismo perché quest'ultimo esalta la scienza e trascura le parti più intime dell'uomo, come i sentimenti e le sensazioni. Bergson vuole ragionare in termini personali, elaborando una teoria del tempo che include la coscienza.
Bergson distingue tra il tempo della scienza, che è quantitativo e reversibile, e il tempo della vita o durata, che è qualitativo e dipende dalla coscienza e dalle sensazioni personali, offrendo una dimensione di estrema libertà.
Secondo Bergson, la memoria immagazzina automaticamente tutte le esperienze vissute, senza la volontà della coscienza. Il ricordo si concretizza come un'immagine evocata da stimoli esterni, mentre la percezione permette di selezionare capacità in base al momento.
Lo "slancio vitale" è un processo che spiega la nascita dell'universo attraverso l'interazione tra materia ed energia spirituale. A seconda della penetrazione della spiritualità nella materia, si generano diversi esseri viventi, con l'uomo che possiede più spiritualità rispetto alla natura.
Bergson identifica istinto, intelligenza e intuizione come le tre facoltà. L'istinto è comune a tutti gli esseri viventi, l'intelligenza è esclusiva dell'uomo per creare strumenti, e l'intuizione permette all'uomo di riflettere e comprendere l'astratto, distinguendolo ulteriormente dagli animali e dalle piante.