Concetti Chiave
- Pitagora fondò la scuola di Crotone, influente per i suoi insegnamenti religiosi e dottrinali, con una cerchia di seguaci devoti e regole alimentari specifiche.
- Per Pitagora, l'archè è il numero, associando valori simbolici a numeri specifici, come la giustizia con il 4 e il 9, e il matrimonio con il 5.
- La concezione pitagorica dei numeri includeva la rappresentazione spaziale, con numeri dispari associati al limitato e pari all'illimitato, mentre il 10 era considerato il numero perfetto.
- Il principio della metempsicosi di Pitagora suggerisce che l'anima trasmigra per espiare colpe, purificandosi attraverso la vita contemplativa e la conoscenza.
- Eraclito, noto come l'"oscuro", vedeva il logos come la legge fondamentale della realtà, con il mondo in perenne trasformazione e contraddizioni in equilibrio.
Pitagora
Fonda la scuola di Crotone ma nasce a Samo in Asia Minore nel VI secolo a.C. Era a favore di un governo aristocratico e contro la democrazia. Viaggia molto per l’Italia meridionale e il suo sapere si diffonde. La sua scuola ha tratti religiosi e la trasmissione dei suoi dogmi era riservata a una cerchia di discepoli che lo veneravano quasi come un Dio soprattutto dopo la sua morte; avevano perfino regole molto strette per quanto riguarda l’alimentazione. Non lascia niente di scritto compreso il teorema.Secondo lui l’archè è riconducibile al numero ci spiega Aristotele anche per la passione per la musica dei pitagorici.
Identificano per esempio la giustizia con il numero 4 e il nove perché frutto di prodotti tra parti uguali, il 2 con la mobile opinione, l’uno, che è anche parmpari, con l’intelligenza e il 5 con il matrimonio perché frutto dell’unione di un numero pari e di uno dispari.
Tutti i numeri possono essere rappresentati spazialmente tramite delle configurazioni di punti. Proprio per questo i numeri pari sono riconducibili all’apeiron quindi all’illimitato e i dispari al peras ovvero al limitato. Rappresentando i numeri con dei puntini e facendo passare una linea orizzontale tra le rappresentazioni pari e dispari osserviamo che la linea sul dispari viene bloccata mentre sul apri no. Per questo i numeri dispari sono detti perfetti.
I numeri dispari sono rappresentabili come dei rettangoli mentre i pari con dei quadrati. Il 10 è il numero perfetto perché è in grado di rappresentare un triangolo equilatero ma anche perché contiene in se lo stesso numero di numeri pari e dispari ed è quindi in equilibrio.
Un altro principio messo in luce da Pitagora è quello della metempsicosi secondo il quale un’anima trasmigra di corpo in corpo per espiare una colpa e in base al suo grado di purificazione può incarnarsi in un uomo o in un animale. Finita questa purificazione ci si può ricongiungere con la patria celeste.
Secondo Pitagora la purificazione avviene mediante la vita contemplativa ovvero grazie alla conoscenza. Queste sue tesi sono probabilmente sorte grazie alla sua conoscenza dei miti orfici.
Eraclito
Nasce ad Efeso egli viene dato l'appellativo di oscuro. Si credeva fosse di origine nobile infatti fu molto critico a proposito del sapere del vulgus. Disprezza quindi quella che era la democrazia. Fa distinzione tra i dormienti e i sapienti ovvero tra coloro che hanno una conoscenza totale ma superficiale (polimatia) e che quindi non comprendono il logos della realtà e i filosofi.Tutti possono quindi ascoltare il logos ma non tutti possono comprenderlo a pieno. Per Eraclito il logos è:
Legge che è alla base della realtà, gli eventi sono regolati dalla ragione
La ragione umana è sempre spinta a conoscerlo
E’ legato al linguaggio perché la discussione razionale della realtà deve essere svolta tramite il linguaggio della filosofia.
Per il filosofo di Efeso la realtà è un flusso perenne di trasformazioni (pantharei) e per questo utilizza la metafora del fiume per cui non ci si può immergere più di una volta nella stessa acqua. Il divenire è una caratteristica di tutto quel che è.
Inoltre non c’è un'ingiustizia che va risolta fra i vari contrari ma anzi un equilibrio e un rapporto di interdipendenza. Se non esiste uno non esiste nemmeno l’altro e per questo i contrari sono uniti tra loro, non si può pensare ad uno senza pensare all’altro.
Il conflitto è la forma più profonda della realtà.
Per Eraclito l’archè è riconducibile al fuoco per la sua mutabilità e dinamicità. Si può condensare diventando terra.