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Concetti Chiave

  • Il pensiero scientifico e razionale nasce con i filosofi di Mileto, mentre Parmenide elabora il concetto di essere.
  • L'essere, secondo Parmenide, è identificato con la realtà stessa, opposto al divenire di Eraclito e conoscibile solo con la ragione.
  • La filosofia eleatica si distingue per il suo dualismo, contrapponendo essere e non-essere, pensiero e opinione.
  • La questione del rapporto tra essere e divenire ha influenzato profondamente il pensiero filosofico e l'ontologia occidentale.
  • Ogni visione della realtà come Totalità assoluta porterà i tratti dell'essere parmenideo: immutabilità ed eternità.

Indice

  1. Nascita del pensiero scientifico
  2. Il concetto di essere
  3. Influenza della filosofia eleatica

Nascita del pensiero scientifico

Se con i filosofi di Mileto si può considerare nato il pensiero scientifico e razionale, con Parmenide e con i filosofi della sua scuola” viene elaborato un concetto — quello di essere — che diverrà uno dei riferimenti essenziali della riflessione filosofica, insieme a quello, contrapposto, del divenire, attribuito ad Eraclito.

Il concetto di essere

Da Parmenide il fondamento della realtà, anzi la realtà stessa, viene identificata non più con un principio materiale, ma, con un ulteriore sforzo di astrazione, con l’essere, che verrà poi interpretato in modo diverso: come il prodotto coerente e logico di una filosofia che tenda all’unità, oppure come la realtà divina, che assomma in sé il massimo di assolutezza e di perfezione. L’essere è altro, è opposto al divenire ed è conoscibile solo con la ragione, con il l6gos, non con i sensi. In tal modo la filosofia eleatica si afferma come fortemente dualistica, tale cioè da contrapporre essere e non-essere, pensiero ed opinione (la conoscenza sensibile).

Influenza della filosofia eleatica

Le questioni poste dalla filosofia eleatica avranno un impatto forte, immediato, sulla riflessione teorica, Il problema centrale davanti al quale si troveranno i filosofi sarà questo: se è vero ciò che ha detto Parmenide, che l’essere è assoluta unità, è davvero impossibile una conoscenza razionale del divenire, di ciò che sembra ,manifestarsi come passaggio dal non- essere all’essere e viceversa? Nella storia del pensiero questo problema verrà continuamente riproposto e la tesi dì Parmenide, volta ad affermare una visione della verità come espressione della struttura immutabile della realtà stessa e del pensiero, verrà contestata o — in qualche misura — resa compatibile con l’esigenza di affermare la realtà e la pensabilità del divenire. Comunque, essa avrà una profonda influenza sugli sviluppi dell’ontologia occidentale. Ogni qual volta, infatti, si penserà alla realtà come a qualcosa di assoluto, come ad una Totalità (divina o cosmica), le verranno attribuiti molti dei caratteri dell’essere parmenideo: l’immutabilità, l’eternità, o comunque una radicale alterità rispetto al mondo del divenire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale elaborato da Parmenide e dalla sua scuola filosofica?
  2. Il concetto centrale elaborato da Parmenide è quello di "essere", che viene identificato come il fondamento della realtà, opposto al "divenire" di Eraclito, e conoscibile solo con la ragione.

  3. Qual è la principale opposizione nella filosofia eleatica?
  4. La filosofia eleatica si caratterizza per una forte dualità, opponendo l'essere al non-essere e il pensiero all'opinione, quest'ultima intesa come conoscenza sensibile.

  5. Quale impatto ha avuto la tesi di Parmenide sulla riflessione filosofica successiva?
  6. La tesi di Parmenide ha avuto un impatto profondo sull'ontologia occidentale, influenzando la concezione della realtà come qualcosa di assoluto e immutabile, e sollevando il problema della conoscenza razionale del divenire.

Domande e risposte

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