Chiaravaleo
4 min
Ominide
Vota

Indice

  1. La fisica
  2. La fisica del cosmo
  3. L'universo per Aristotele

La fisica

Come già sappiamo in greco Physis significa natura, quindi la Fisica Aristotelica include diversi aspetti del mondo naturale ( Biologia, zoologia, psicologia, geologia).
È stata una concezione accettata per due millenni perché le sue spiegazioni sono ragionevoli e intelligenti (ovviamente poi è stata falsificata dalla scienza). La Fisica si divide in due branche: lo studio delle sostanze inorganiche (fisica, cosmologia, meteorologia) e lo studio delle sostanze viventi (biologia e psicologia).

La fisica del cosmo

Il cosmo per Aristotele è diviso in realtà celeste e realtà sublunare. Quest’ultima include la lune e la terra che si trova al centro dell’Universo.
Il mondo sublunare è composto dai quattro elementi (aria, acqua, terre, fuoco) mentre quello celeste è formato da un elemento diverso luminoso, semitrasparente chiamato etere o quinta essenza, perché elemento ulteriore rispetto ai 4. Esso è incorruttibile.
Per spiegare il funzionamento del Cosmo e soprattutto del mondo celeste, Aristotele adotta il modello geometrico di un matematico discepolo dell’Accademia.
Il cosmo aristotelico è formato da una serie di sfere concentriche. Ogni sfera oltre che essere mossa dal proprio motore immobile, subisce il moto delle altre sfere cui è collegata. Questo modello prevede che ci siano 55 sfere concentriche che girano l’una dentro l’altra.
Sulla sfera esterna, che contiene tutte le altre, sono innestate le stelle fisse. Il firmamento delle stelle fisse costituisce il limite esterno del Cosmo. L’Universo è finto. La sfera più piccola è più interna è quella su cui è fissato il nostro satellite la luna, per questo tutto quella che c’è al di sotto viene chiamato mondo sublunare. Le sfere più vicine alla Terra si muovo più lentamente mentre quelle più lontane si muovono velocemente.
Il movimento dei cieli è causa motrice del mondo sensibile e influisce sulla terra causando le stagioni.
Il sole gira intorno alla Terra su un piano inclinato rispetto all’equatore, determinando l’alternarsi dei periodi caldi e dei periodo freddi nelle diverse zone del pianeta. Ogni astro ha un’anima e un0intelligenza divina che desidera il Bene. La cosmologia aristotelica ricalca le credenze del tempo che assimilavano gli Astri alle divinità e ritenevano che il cielo fosse luogo degli Dei.

L'universo per Aristotele

L’universo per Aristotele è unico, eterno e ingenerato anche se i singoli individui sono destinati alla morte, tutte le specie viventi contenute nel cosmo sono invece eterne.
Per Aristotele a differenza di Democrito, il vuoto non esiste. Lo spazio è il contenitore dei corpi è il luogo in cui si verifica il movimento. Lo spazio è sempre un luogo, ovvero occupato da qualcosa. Il vuoto non esiste.
L’infinto esiste solo in potenza come possibilità di aggiungere sempre qualcosa o di dividere sempre di più. In atto l’Infinito non esiste, è un caso limite di potenza mai realizzata, mai attualizzabile, per questo l’Infinito è imperfetto. Aristotele come la maggior parte dei greci, crede che la finitudine sia perfezione (compiuto= perfetto).
Fuori dal Cosmo, oltre lo spazio, non può esistere nemmeno il Tempo perché anch’esso è una misura di movimento, ne avvertiamo lo scorrere solo se c’è qualcosa che cambia.
Solo con l’intelletto, facoltà della nostra anima, possiamo numerare, misurare, lo scorrere del tempo. Il tempo però non è soggettivo è una condizione oggettiva dell’anima e solo grazie a quest’ultima possiamo misurarlo e percepirlo.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community