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Concetti Chiave

  • Le materie plastiche si dividono principalmente in termoplastiche e termoindurenti, ciascuna con usi e caratteristiche specifiche.
  • Le resine metiliche, come il plexiglas, sono usate come alternativa al vetro per oggetti trasparenti e infrangibili.
  • Le resine cellulosiche trovano applicazione nei materiali fotografici e cinematografici, nonché in imitazioni di materiali naturali come cuoio e seta.
  • Le resine polietileniche e polistiroliche sono comunemente utilizzate per oggetti domestici, imballaggi e giocattoli.
  • Le resine fenoliche e melamminiche sono usate nella produzione di elettrodomestici, laminati e vernici grazie alla loro resistenza e durezza.

Classificazione e tipi di materiale plastico

Una classificazione sistematica delle materie plastiche è difficile e discussa; tuttavia può bastare un cenno alle loro varietà più note (accompagnate da talune denominazioni commerciali) per constatarne la varietà di tipi, di caratteristiche e d’impieghi.
Fra le termoplastiche ricordiamo:
— le resine metiliche (es. plexiglas), usate come surrogato del vetro e per la realizzazione di oggetti vari, trasparenti ed infrangibili;
— le resine cellulosiche (es.

celluloide, cellofane, pegamoide, viscosa), utilizzate particolarmente per materiali fotografici e cinematografici; per involucri di prodotti alimentari; per imitazioni del cuoio e dei Pellami; per imitazioni del corno, dell’avorio, della tartaruga; per la preparazione di fibre sintetiche e di surrogati della seta (raion);
— le resine polietileniche (es. polietilene, politene) impiegate per oggetti casalinghi, tubazioni e scarichi; parti di apparecchi telefonici, radiofonici e televisivi; recipienti e fogli da imballaggio per merci di ogni tipo;
— le resine polistiroliche (es. polistirolo), usate soprattutto per piccoli e grandi oggetti da cucina, stoviglie, recipienti, imballaggi ed anche giocattoli e laminati;
— le resine poliviniliche (es. vipla, vinavil), utilizzate rispettivamente come surrogato delle pelli e del cuoio e come sostanza adesiva tenacissima.
Fra le termoindurenti citiamo invece:
— le resine fenoliche (es. bachelite), impiegate nella foggiatura di oggetti un tempo realizzati con legno, metalli, ceramica; nella preparazione di parti per elettrodomestici e per impianti elettrici, telefonici e radiofonici; nella preparazione di vernici e sostanze adesive; nella impermeabilizzazione di cartoni, tessuti, legnami; nella fabbricazione di laminati rigidi (formica) ;
— le resine melamminiche, usate per laminati e prodotti stampati con superfici lucide, dure, resistenti all’acqua, come ad esempio i piatti economici;
— le resine poliammidiche (es. nailon, perlon, orlon) spiccatamente fibrose e quindi impiegate nella fabbricazione di fibre tessili per abbigliamento e arredamento, per calze e maglierie, non meno che per applicazioni industriali di ogni tipo: dai filtri per acidi ai dischi; dalle stoviglie alle spazzole; dai rivestimenti per fili elettrici alle parti di elettrodomestici;
— le resine amiloplastiche (es. galalite)',
— le resine poliesteri, utilizzate largamente nell’industria delle vernici e nella costruzione di scafi leggeri e di parti di aerei, ‘oltre che nella creazione di un buon filato (terital);
— le resine polipropileniche (es. dopleri), impiegate nella realizzazione di una nota fibra tessile e di oggetti vari per uso domestico ed industriale;
— le resine ureiche, usate specialmente per laminati da arredamento e per bottoni;
— le resine silicio-organiche (es. siliconi) usate come vernici, lubrificanti, impermeabilizzanti, adesivi.
Particolari applicazioni trovano le resine espanse o cellulari, trasformate in masse spugnose leggerissime dalla soffiatura di un gas nel loro interno, mentre sono allo stato pastoso. Si usano per imbottiture, imballaggi, rivestimenti, spugne sintetiche, isolanti del suono e del calore.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono alcuni esempi di resine termoplastiche e i loro usi principali?
  2. Le resine termoplastiche includono le resine metiliche (es. plexiglas) usate come surrogato del vetro, le resine cellulosiche (es. celluloide) per materiali fotografici e cinematografici, le resine polietileniche (es. polietilene) per oggetti casalinghi e imballaggi, le resine polistiroliche (es. polistirolo) per stoviglie e giocattoli, e le resine poliviniliche (es. vinavil) come adesivi.

  3. Quali sono le caratteristiche delle resine termoindurenti e alcuni dei loro usi?
  4. Le resine termoindurenti, come le resine fenoliche (es. bachelite), sono utilizzate per oggetti che richiedono resistenza e durevolezza, come parti di elettrodomestici e vernici. Le resine melamminiche sono usate per prodotti con superfici lucide e resistenti all'acqua, mentre le resine poliammidiche (es. nailon) sono impiegate nella fabbricazione di fibre tessili.

  5. In che modo le resine espanse o cellulari vengono utilizzate?
  6. Le resine espanse o cellulari, trasformate in masse spugnose leggerissime, sono utilizzate per imbottiture, imballaggi, rivestimenti, spugne sintetiche, e come isolanti del suono e del calore.

  7. Quali sono alcuni usi delle resine poliesteri e polipropileniche?
  8. Le resine poliesteri sono ampiamente utilizzate nell'industria delle vernici e nella costruzione di scafi leggeri e parti di aerei, oltre che nella creazione di filati come il terital. Le resine polipropileniche (es. dopleri) sono impiegate nella realizzazione di fibre tessili e oggetti per uso domestico e industriale.

Domande e risposte