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Sintesi
Sport Virtuali


Al giorno d’oggi, per una notevole quantità di persone, andare in palestra è difficile e noioso: bisogna uscire di casa, con il freddo, magari con la pioggia o la neve, il buio delle giornate sempre troppo corte. E poi magari andare lì, a fare noiosissimi esercizi…perché non starsene a casa e godersi il meritato riposo dopo una giornata di lavoro?
Oggi però c'è un'alternativa per quelli la cui la pigrizia vince persino sul senso di colpa da bilancia: un nuovo modo di fare attività fisica, magari in compagnia di amici e familiari da coinvolgere in interessanti sfide e il tutto standosene tranquillamente a casa. Niente giorni e orari prestabiliti o compagni occasionali e comunque non scelti da noi.
Si tratta dei moderni giochi interattivi per consolle wii che oggi consentono a chiunque di praticare ogni tipo di sport, senza bisogno di grandi spazi o attrezzature sportive particolari. Il successo riscosso dalle prime versioni ha fatto aumentare non solo il numero degli sport praticabili, ma anche l'interesse dei ricercatori che si sono chiesti se questo tipo di pratica sia davvero equivalente a quella reale.Infatti, fare sport alla consolle è per molti un divertimento occasionale con gli amici, ma per alcuni si tratta di una vera e propria abitudine. Uno studio tedesco dell'Istituto per la medicina dello sport dell'Università di Muenster, condotto su oltre quaranta studenti, sostiene che gli esercizi virtuali non possono sostituire quelli reali. Lo sforzo a carico e le energie spese con i fitness game sono infatti significativamente minori. Gli studenti coinvolti nella ricerca si sono sperimentati in quattro sport virtuali, dedicando a ogni attività 15 minuti e intervallando ciascun allenamento con 20 minuti di riposo. I ricercatori hanno poi misurato alcuni parametri come: sensazione di sforzo fisico, frequenza cardiaca e livello di lattato e hanno poi confrontato questi risultati con quelli registrati in persone che praticavano realmente le stesse discipline. La conferma arriva da uno studio tedesco: il carico di energie che viene speso davanti a una consolle è significativamente minore. Un esperto ne spiega i motivi: Il motivo della differenza tra le due attività è che i fitness game reagiscono anche a piccoli movimenti e che quindi la tentazione degli sportivi virtuali è quella di limitare al minimo lo sforzo. Un colpo di baseball o un pugno alla boxe non occorre siano poderosi, per la consolle basta l'accenno del movimento e il gioco è fatto! C'è però un fatto curioso che sta emergendo negli ultimi tempi ed è in crescita esponenziale, parallelamente alla diffusione di videogiochi sportivi per consolle wii: l'infortunio. Non a caso, in questi colorati scenari di pixel può accadere che ci si infortuni realmente, a causa di un movimento brusco o di un esercizio prolungato di un solo arto. Tendiniti, slogature, lesioni ai legamenti, tuttavia, dolori e infiammazioni legati alle nuove tecnologie non sono una novità, esiste la tendinite da mouse e persino quella da telefonino, e l’allarme era stato lanciato anche per i precedenti modelli di joystick, ma sembra che i nuovi giochi, permettendo un movimento nello spazio del corpo, possano causare danni maggiori, addirittura piccole fratture. Uno dei motivi per cui si rischiano dolorose conseguenze è l’impossibilità di controllare la forza dei movimenti: l’illusione di colpire qualcosa, senza il contraccolpo che si avrebbe nella realtà, estende il tendine in tutta la sua lunghezza con il rischio di strappi muscolari. Si aggiungono poi i movimenti bruschi o le cadute e l’esercizio prolungato e scorretto: spesso chi gioca, infatti, tende a mantenere una posizione statica e a non accompagnare i movimenti con tutto il corpo. A essere colpiti maggiormente sono gli adulti sedentari che improvvisamente sollecitano muscoli che da tempo non erano sottoposti a sforzi. I suggerimenti sono di semplice applicazione: praticare in ogni caso un po’ di riscaldamento, non usare troppa forza, che non è necessaria data l’elevata sensibilità al movimento del controller, e seguire le indicazioni del gioco stesso, cioè fare delle pause frequenti e assicurarsi che lo spazio in cui si gioca sia abbastanza ampio e libero. Sotto accusa dunque, non è il videogioco, ma l’uso scorretto e smodato che se ne può fare. L’allenamento virtuale infatti, può essere un modo diverso per praticare attività fisica senza fatica e con divertimento!
Estratto del documento

Sport Virtuali

Al giorno d’oggi, per una notevole quantità di persone, andare in palestra è difficile e

noioso: bisogna uscire di casa, con il freddo, magari con la pioggia o la neve, il buio

delle giornate sempre troppo corte. E poi magari andare lì, a fare noiosissimi esercizi…

perché non starsene a casa e godersi il meritato riposo dopo una giornata di lavoro?

Oggi però c'è un'alternativa per quelli la cui la pigrizia vince persino sul senso di colpa

da bilancia: un nuovo modo di fare attività fisica, magari in compagnia di amici e

familiari da coinvolgere in interessanti sfide e il tutto standosene tranquillamente a

casa. Niente giorni e orari prestabiliti o compagni occasionali e comunque non scelti

da noi.

Si tratta dei moderni giochi interattivi per consolle wii che oggi consentono a chiunque

di praticare ogni tipo di sport, senza bisogno di grandi spazi o attrezzature sportive

particolari. Il successo riscosso dalle prime versioni ha fatto aumentare non solo il

numero degli sport praticabili, ma anche l'interesse dei ricercatori che si sono chiesti

se questo tipo di pratica sia davvero equivalente a quella reale.Infatti, fare sport alla

consolle è per molti un divertimento occasionale con gli amici, ma per alcuni si tratta

di una vera e propria abitudine. Uno studio tedesco dell'Istituto per la medicina dello

sport dell'Università di Muenster, condotto su oltre quaranta studenti, sostiene che gli

esercizi virtuali non possono sostituire quelli reali. Lo sforzo a carico e le energie spese

con i fitness game sono infatti significativamente minori. Gli studenti coinvolti nella

ricerca si sono sperimentati in quattro sport virtuali, dedicando a ogni attività 15

minuti e intervallando ciascun allenamento con 20 minuti di riposo. I ricercatori hanno

poi misurato alcuni parametri come: sensazione di sforzo fisico, frequenza cardiaca e

livello di lattato e hanno poi confrontato questi risultati con quelli registrati in persone

che praticavano realmente le stesse discipline. La conferma arriva da uno studio

tedesco: il carico di energie che viene speso davanti a una consolle è

significativamente minore. Un esperto ne spiega i motivi: Il motivo della differenza tra

le due attività è che i fitness game reagiscono anche a piccoli movimenti e che quindi

la tentazione degli sportivi virtuali è quella di limitare al minimo lo sforzo. Un colpo di

baseball o un pugno alla boxe non occorre siano poderosi, per la consolle basta

l'accenno del movimento e il gioco è fatto! C'è però un fatto curioso che sta

emergendo negli ultimi tempi ed è in crescita esponenziale, parallelamente alla

diffusione di videogiochi sportivi per consolle wii: l'infortunio. Non a caso, in questi

colorati scenari di pixel può accadere che ci si infortuni realmente, a causa di un

movimento brusco o di un esercizio prolungato di un solo arto. Tendiniti, slogature,

lesioni ai legamenti, tuttavia, dolori e infiammazioni legati alle nuove tecnologie non

sono una novità, esiste la tendinite da mouse e persino quella da telefonino, e

l’allarme era stato lanciato anche per i precedenti modelli di joystick, ma sembra che i

nuovi giochi, permettendo un movimento nello spazio del corpo, possano causare

danni maggiori, addirittura piccole fratture. Uno dei motivi per cui si rischiano dolorose

conseguenze è l’impossibilità di controllare la forza dei movimenti: l’illusione di colpire

qualcosa, senza il contraccolpo che si avrebbe nella realtà, estende il tendine in tutta

la sua lunghezza con il rischio di strappi muscolari. Si aggiungono poi i movimenti

bruschi o le cadute e l’esercizio prolungato e scorretto: spesso chi gioca, infatti, tende

a mantenere una posizione statica e a non accompagnare i movimenti con tutto il

corpo. A essere colpiti maggiormente sono gli adulti sedentari che improvvisamente

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