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Sintesi
Nuoto - tesina


Appunto di ed. motoria per le scuole medie che fornisce in allegate una tesina che sviluppa la tematica del nuoto.
Estratto del documento

LA PARTENZA

In tutte le gare, ad eccezione del “dorso”, il nuotatore è fermo e dritto sul blocco di partenza,

aspettando di assumere la posizione di partenza. La differenza nelle partenze è dato dall’angolo che

si forma tra nuotatore e superficie dell’acqua, questo si fa per raggiungere una maggiore profondità

e quindi per poter esercitare una buona battuta di gambe, prima di risalire in superficie.

(tuffo di partenza) (partenza a dorso)

LA VIRATA

Questa, in poche parole, sarebbe una inversione di rotta ed in genere ce ne sono due: la capriola e la

mezza capriola (che sarebbe di più una torsione del corpo); la prima serve per il dorso, mentre la

seconda per tutti gli altri stili.

Per la virata si deve calcolare la distanza dalla parete della vasca, perché non deve essere né troppo

vicini né troppo lontani da essa sennò non ci si potrebbe dare una spinta adeguata all’andatura,

infine dopo la virata si deve avere una buona idrodinamicità del corpo (vedi figura).

IL CRAWL O STILE LIBERO

La posizione che si deve assumere in questo stile è quella di mantenere il corpo in posizione

orizzontale, le gambe devono essere tese il più possibile, devono far lavorare le cosce (articolazione

coxo femorale) e non solo le ginocchia. Le braccia devono compiere alternandosi un movimento

circolare immergendole tese in avanti e spingendo l’acqua all’indietro piuttosto che verso il basso

ed infine si deve piegare il gomito; per quanto riguarda la respirazione si deve ruotare la testa sul

suo asse e non alzarla e abbassarla.

LA RANA

Il nuotatore dovrà mantenere una posizione orizzontale; il colpo di gambe è molto diverso dagli altri

stili perché i piedi si devono mettere a mo di martello (con la pinta rivolta verso l’esterno) e

“spingere” l’acqua formando un cerchio visto dall’alto, appena il nuotatore avverte l’esaurirsi della

spinta con le gambe inizia ad allargare le braccia in modo che si formi lo stesso cerchio della battuta

di gambe o più che altro una specie di “cuore”, inoltre l’acqua deve essere spinta all’indietro e non

in basso, dopodiché le mani si congiungeranno e ripartiranno, sempre insieme, quando a l’atleta,

come ho detto prima, finirà la spinta delle gambe.

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