simone.scacchetti
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Concetti Chiave

  • La resistenza si suddivide in breve, media e lunga durata, con differenti specificità per attività come atletica, nuoto e sci.
  • La resistenza aerobica ottimale si ottiene con un ritmo cardiaco di 130-140 battiti al minuto, promuovendo la massima gittata sistolica.
  • Il sistema cardiocircolatorio-respiratorio è fondamentale per fornire ossigeno ai muscoli durante l'attività di resistenza.
  • Esistono meccanismi energetici diversi: l'aerobico, che utilizza l'ossigeno, e l'anaerobico lattacido, che lavora con la presenza di acido lattico.
  • Oltre all'allenamento, fattori genetici giocano un ruolo importante nello sviluppo della resistenza.
La resistenza può essere classificata in base alla durata: di breve, media e lunga durata.
Resistenza di breve durata (Rbd) va da 40 sec a 2 min (atletica, ostacoli, sci, nuoto).
Resistenza di media durata (Rmd) da 2 min a 10 min (atletica, nuoto).
Resistenza di lunga durata (Rld) oltre i 10 min (atletica, marcia, sci, pattinaggio).
- da 10 min a 30;
- da 30 min a 90;
- oltre i 90 min.
Curiosità: si consuma più ossigeno e vi è più attività cardiaca nella Rbd e Rmd, perché l’attività aerobica è solo per un breve momento, mentre è maggiore l’attività anaerobica.

•• La resistenza fornisce l’ossigeno alla muscolatura e dipende dal sistema cardiocircolatorio-respiratorio.
In sintesi: per una buona attività di resistenza dobbiamo avere un buon sistema vascolare/del cuore e soprattutto un buon sistema muscolare, perché in situazioni di lavoro intenso l’attività di questi sistemi aumenta a dismisura.
•• L’allenamento della resistenza aerobica si ha con 130-140 battiti al minuto, non oltre, perché qui la gittata sistolica è al massimo.

E la resistenza si allena con massima gittata sistolica e massimo tempo.

Prima si pensava che la resistenza si potesse allenare, mentre oggi si considerano anche fattori genetici.
•• Esistono due tipi di meccanismi energetici: l’aerobico e l’anaerobico lattacido.
Nell’aerobico l’ossigeno arriva ai muscoli impegnati nello sforzo e si ha grazie a: apparato cardiocircolatorio, sangue che trasporta l’ossigeno nelle fibre che hanno mioglobina e l’attività enzimatica aiuta la reazione chimica che dà energia al muscolo.
Nell’anaerobico lattacido il muscolo continua lo sforzo nonostante la presenza di acido l’attico.

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