Concetti Chiave
- I muscoli lavorano in coppie definite "agonisti" e "antagonisti", necessari per eseguire movimenti opposti in modo efficiente.
- Muscoli agonisti sono quelli che causano il movimento principale, contraendosi per generare il movimento desiderato.
- Muscoli antagonisti agiscono in opposizione, aiutando a riportare l'arto alla posizione iniziale e mantenendo l'equilibrio.
- I circuiti riflessi spinali controllano i muscoli antagonisti, garantendo una risposta adeguata alla contrazione o rilassamento degli agonisti.
- Esempi di coppie di muscoli antagonisti includono pettorali e dorsali, quadricipiti e femorali, bicipiti e tricipiti.
Muscoli agonisti e muscoli antagonisti
I muscoli del nostro corpo possono permettere una grande varietà di movimenti ma ciò significa che, durante alcuni spostamenti, inevitabilmente due muscoli in posizione diversa ed opposta si troveranno a “competere” tra loro, uno “tirando” un segmento del corpo in una direzione e l’altro “allungandosi” per permettere lo spostamento: i due muscoli vengono rispettivamente definiti
“agonisti” ed “antagonisti”.
Nei muscoli che lavorano “in coppia” non esiste un muscolo sempre agonista ed un altro sempre antagonista: in un dato movimento uno sarà agonista e l’altro antagonista e viceversa nel movimento opposto. Affinché sia possibile il movimento, appare quindi chiaro che quando gli agonisti si contraggono gli antagonisti devono rilasciarsi necessariamente: la contrazione di un antagonista andrebbe infatti a contrastare il movimento dell’agonista, sfociando in un movimento impossibile o comunque molto faticoso ed inefficiente.
Muscoli Agonisti
•Questi muscoli causano il movimento. Creano la normale gamma di movimento in un’articolazionecontraendosi. Gli agonisti sono i muscoli responsabili per primi della generazione del movimento.
Muscoli Antagonisti
•Questi muscoli agiscono in opposizione al movimento generato dagli agonisti e sono responsabili del ritorno dell’arto alla posizione iniziale.I muscoli antagonisti sono controllati da particolari circuiti riflessi a livello del midollo spinale, che si occupano della loro eccitazione o inibizione in risposta ad un eventuale rilasciamento o contrazione dell’agonista, cosicché i due muscoli lavorano sempre in modo opposto.
E’ semplice, a questo punto, capire quali siano i principali gruppi muscolari antagonisti:
• pettorali e dorsali
• quadricipiti e femorali
• bicipiti e tricipiti
Agonista ed antagonista formano la cosiddetta muscolatura antigravitaria, che consente di mantenere l’equilibrio e la postura.
Ad esempio, il quadricipite provoca la distensione (estensione) dell’arto inferiore ed ha come antagonisti i muscoli flessori che consentono di piegarlo; nell’arto superiore, invece, un esempio di
muscoli antagonisti sono il bicipite brachiale ed il tricipite, proprio per la loro azione opposta sulla flesso-estensione del braccio.
Domande da interrogazione
- Cosa sono i muscoli agonisti e antagonisti?
- Come funzionano i muscoli antagonisti?
- Quali sono alcuni esempi di gruppi muscolari antagonisti?
I muscoli agonisti e antagonisti sono coppie di muscoli che lavorano insieme per permettere il movimento. Gli agonisti causano il movimento contraendosi, mentre gli antagonisti si rilasciano per consentire il movimento e viceversa nel movimento opposto.
I muscoli antagonisti agiscono in opposizione al movimento generato dagli agonisti e sono responsabili del ritorno dell'arto alla posizione iniziale. Sono controllati da circuiti riflessi a livello del midollo spinale che regolano la loro eccitazione o inibizione.
Alcuni esempi di gruppi muscolari antagonisti includono pettorali e dorsali, quadricipiti e femorali, bicipiti e tricipiti. Questi gruppi lavorano in opposizione per consentire movimenti come la flesso-estensione degli arti.