melaisa
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Concetti Chiave

  • In caso di morso di vipera, è essenziale immobilizzare la vittima e applicare una legatura sopra il morso per rallentare la diffusione del veleno.
  • L'avvelenamento da Amanita phalloides è estremamente pericoloso, con sintomi che compaiono fino a 40 ore dopo l'ingestione e possono risultare fatali.
  • Per intossicazioni da funghi meno gravi, si consiglia l'uso di purganti e bevande non alcoliche, identificando possibilmente la specie ingerita.
  • In caso di svenimento, è necessario stendere la persona a terra con la testa più bassa del corpo e coprirla, contattando subito un medico.
  • Il trasporto di feriti deve essere effettuato con estrema cautela, evitando di muovere chi ha lesioni alla testa, collo o schiena.

Indice

  1. Morso della vipera
  2. Avvelenamento da fungo
  3. Svenimento
  4. Trasporto di feriti

Morso della vipera

Durante le passeggiate in montagna può ca¬pitare di essere morsi dalla vipera.
Come cura immediata occorre far sdraiare la vittima e tenerla immobile per rallentare la circolazione del sangue e la diffusione del veleno. Quindi si applica una legatura all’arto alcuni centimetri sopra il morso e con un coltello sterilizzato (è sufficiente far passare la lama sopra una fiamma) si pratica una incisione a X in corrispondenza di ciascuna delle due impronte lasciate dai denti velenosi; poi si succhia il sangue che esce dalle ferite e lo si sputa via.
Questa manovra non è pericolosa se sulle labbra o in bocca non sono presenti piccole ferite. Occorre continuare a succhiare il sangue per circa un’ora allentando la fasciatura ogni quarto d’ora per stringerla poi di nuovo.
In ogni caso bisognerà trasportare molto velocemente il paziente dal medico che provvederà a praticare l'indispensabile iniezione antivipera (sarebbe meglio portare con sé questo siero ogni volta che si intraprende una passeggiata.

Avvelenamento da fungo

Il più temibile, cui va imputata la quasi totalità dei casi di morte per funghi, è VAmanita phalloides, molto diffusa nei boschi, d’estate e d’autunno, nelle sue diverse forme e varietà. Venti grammi di fungo fresco sono già una dose letale per un uomo di costituzione media. L’intossicazione causata si manifesta tardivamente, da otto a quaranta ore dopo l’ingestione dei funghi. Inizia con vomiti, diarrea, sudorazione abbondante e conseguente sete insaziabile; raffreddamento delle estremità, crampi ai polpacci, orbite incavate, volto pallido e tirato, polso impercettibile e infine rantolo, paralisi, spasmi convulsi e morte. Tutto questo nel giro di dieci-venti giorni.
Altri funghi (come ad es. Y Amanita muse aria detto « Ovulo malefico ») provocano danni al sistema nervoso, ma la loro intossicazione è meno grave della precedente e si manifesta presto (da mezz’ora a quattro ore dopo il pa¬sto); si cura somministrando purganti e bevande in abbondanza, escluse quelle alcooliche).
In ogni caso, una cura appropriata esige che si conosca a quale specie appartengono i fun¬ghi ingeriti dall’intossicato (e lo si può fare anche controllando i residui dei funghi buttati nelle immondizie, gli avanzi della mensa o il contenuto del vomito stesso).
In attesa del medico, si può sempre somministrare al paziente un purgante o, in caso di forti dolori addominali, dell’olio di ricino. Sono utili anche bevande come latte, acqua e zucchero, tè e caffè.

Svenimento

Qualunque malessere, incidente o forte emozione, può far perdere la conoscenza all’individuo. In questo caso bisogna immediatamente sdraiare il malato a terra con la testa più bassa del resto del corpo e coprirlo con una coperta chiamando immediatamente il medico.

Trasporto di feriti

Il trasporto di un ferito può arrecare danni imprevedibili, specie se la lesione riguarda la testa, il collo o la schiena. Se è possibile, chiamare un medico o un’ambulanza, dopo essersi accertati che non vi sono emorragie, bisogna coprire il ferito e non rimuoverlo. Se invece si è costretti a spostarlo (pericolo di incendi, mancanza di soccorsi), bisogna farlo con cautela e lasciandolo sempre sdraiato in modo da non piegarlo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i passaggi immediati da seguire in caso di morso di vipera?
  2. Bisogna far sdraiare la vittima, tenerla immobile, applicare una legatura sopra il morso, praticare un'incisione a X e succhiare il sangue, trasportando poi il paziente dal medico per un'iniezione antivipera.

  3. Qual è il fungo più pericoloso e quali sono i sintomi dell'avvelenamento?
  4. L'Amanita phalloides è il fungo più pericoloso, causando sintomi come vomito, diarrea, crampi e, nei casi gravi, morte entro dieci-venti giorni.

  5. Come si deve intervenire in caso di svenimento?
  6. Bisogna sdraiare il malato con la testa più bassa del corpo, coprirlo con una coperta e chiamare immediatamente un medico.

  7. Quali precauzioni bisogna prendere nel trasporto di un ferito?
  8. È importante coprire il ferito, evitare di muoverlo se non necessario, e se si deve spostarlo, farlo con cautela mantenendolo sdraiato.

  9. Quali bevande sono consigliate in caso di avvelenamento da funghi?
  10. Si consiglia di somministrare bevande come latte, acqua e zucchero, tè e caffè, evitando quelle alcoliche.

Domande e risposte