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Concetti Chiave

  • Il gioco riflette lo sviluppo delle competenze sociali e relazionali, influenzato dai mezzi disponibili nella comunità.
  • Le dinamiche sociali del gioco variano da individuali a di squadra, con livelli di complessità crescente nelle interazioni.
  • Nella dinamica di gruppo, l'azione collettiva e le strategie coordinate prevalgono sugli obiettivi individuali.
  • Le personalità dei giocatori determinano le dinamiche di gioco, influenzando le reazioni e le interazioni sociali.
  • Un gruppo efficace condivide obiettivi comuni, valorizza le differenze individuali e comunica attivamente durante le attività.

Indice

  1. Le dinamiche sociali del gioco
  2. Dall'individuo alla squadra
  3. Giochi diversi per giocatori diversi
  4. Il gruppo: una realtà complessa

Le dinamiche sociali del gioco

Uno degli aspetti più interessanti del gioco è che esso rappresenta un indicatore dello sviluppo di competenze e di capacità relazionali e sociali di chi lo pratica. Questo significa che è possibile non solo riconoscere quali competenze ciascuno è in grado di esprimere, ma anche in che modo e con quale livello di socializzazione ciascuno partecipa alle attività di gioco. Il nostro modo di giocare dipende dai mezzi che la comunità in cui viviamo ci mette a disposizione.

All'interno dei vari giochi sono previste azioni in grado di sollecitare l'attivazione di dinamiche sociali differenti, che possono essere ricondotte a sette livelli, in cui si va dalla dinamica più semplice, quella individuale, fino a quella più complessa, che è costituita dalla dinamica di squadra.

Dall'individuo alla squadra

Individuo
Per quanto riguarda la dinamica individuale, si è ancora nel livello della funzione esercitativa, in cui l'esperienza è rigorosamente personale. Non prevede alcuna attività da svolgere con altre persone.

Coppia
Si entra in relazione quando c'è almeno un'altra persona,. Si passa allora al gioco in coppia, dove, nonostante si giochi in due, non esistono strategie comuni e i risultati e i processi individuali non modificano l'azione dell'altro.
Quando entra in campo una vera e propria dinamica sociali si parla di dinamica di coppia. Si assiste allora ad una condivisione della progettazione del gioco e a una continua e reciproca verifica dei processi e dei risultati.

Gruppo
Quando i partecipanti all'attività sono almeno tre si parla di un gruppo. Come per la coppia, anche in questo caso si distingue tra dinamica in gruppo, in cui i partecipanti non elaborano una strategia comune e i processi e i risultati degli altri non condizionano i singoli comportamenti, e dinamica di gruppo, in cui prevale l'azione collettiva, si perseguono obiettivi comuni e si attuano strategie coordinate per raggiungerli.

Squadra
Il gruppo diviene una squadra quando fronteggia un altro gruppo, che a sua volta, quindi, si configura come squadra. Nella dinamica in squadra non si è di fronte a dinamiche sociali complesse: le attività individuali sono svolte in un gruppo che contrasta un altro gruppo e l'azione individuale provoca solo una reazione individuale nell'altro gruppo.

Si arriva invece a una dinamica sociale complessa nel gioco di squadra: in questo caso i componenti del gruppo agiscono coordinandosi e l'azione collettiva di un gruppo provoca reazioni collettive dell'altra squadra. Ciascun giocatore assume un ruolo caratterizzante, di attacco e di difesa e una sua particolare funzione all'interno della squadra.

Giochi diversi per giocatori diversi

Osservando le dinamiche sociali che si attivano nel gioco è possibile individuare le caratteristiche delle diverse personalità dei giocatori: uno stesso gioco, infatti, può provocare reazioni differenti nei partecipanti, aiutando alcuni a superare le difficoltà di interazione o innescando comportamenti conflittuali, aggressivi o addirittura di rinuncia.

Ognuno di noi sa giocare ai giochi che sono equivalenti alla nostra strumentazione cognitiva e relazionale: c'è chi sa giocare in coppia e in piccoli gruppi, dove le occasioni di conflitto sono ridotte al minimo, chi si esprime al meglio anche nei grandi gruppo e nei giochi di squadra, dove è prevista l'invasione di campo o la dinamica di attacco e difesa e di conseguenza i partecipanti devono saper gestire le situazioni conflittuali controllando la propria aggressività ed evitando comportamenti violenti e che possano provocare danni o ferite agli altri.

Il gruppo: una realtà complessa

I gruppi che funzionano meglio sono quelli che hanno un obiettivo comune da raggiungere, concordato e condiviso, in cui i singoli componenti sono stimati singolarmente e le differenze individuali sono valorizzate e potenziate, senza incorrere nell'appiattimento del conformarsi ai più. Ma per superare le situazioni difficili e critiche non basta darsi un obiettivo comune e condividere uno scopo, è necessario prima, durante e dopo l'attività saper comunicare, cioè saper costruire insieme e adattare il nostro modo di giocare alle situazioni che via via si creano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del gioco nello sviluppo delle competenze sociali?
  2. Il gioco è un indicatore dello sviluppo di competenze relazionali e sociali, permettendo di riconoscere le capacità individuali e il livello di socializzazione.

  3. Come si differenziano le dinamiche sociali nei giochi?
  4. Le dinamiche sociali nei giochi variano su sette livelli, dalla dinamica individuale a quella di squadra, con complessità crescente e interazioni sociali più articolate.

  5. Quali sono le caratteristiche della dinamica di gruppo?
  6. Nella dinamica di gruppo prevale l'azione collettiva, con obiettivi comuni e strategie coordinate, a differenza della dinamica in gruppo dove non si elaborano strategie comuni.

  7. In che modo le personalità dei giocatori influenzano le dinamiche di gioco?
  8. Le personalità dei giocatori influenzano le dinamiche di gioco, con reazioni diverse che possono aiutare a superare difficoltà di interazione o innescare comportamenti conflittuali.

  9. Quali sono gli elementi chiave per il funzionamento efficace di un gruppo?
  10. Un gruppo funziona meglio quando ha un obiettivo comune, valorizza le differenze individuali e mantiene una comunicazione efficace prima, durante e dopo l'attività.

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