Concetti Chiave
- I diritti inviolabili nella Costituzione includono la protezione della privacy domestica e della corrispondenza personale.
- I diritti di riunione e di espressione possono essere limitati in casi eccezionali dall'autorità giudiziaria.
- Il diritto all'istruzione è garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale, come dovere dello Stato.
- Il processo di Norimberga giudicò i leader nazisti per crimini contro l'umanità dopo la seconda guerra mondiale.
- Molti imputati del processo di Norimberga si difesero sostenendo di aver agito su ordini ufficiali, ma furono comunque condannati.
Diritti e doveri
Sfogliando la Costituzione, abbiamo diritti inviolabili:
Art. 14: Nessuno può entrare in casa nostra senza permesso.
Art. 15: è vietato aprire lettere altrui o intercettare telefonate.
Art. 17: nessuno può impedirci di incontrare altri per discutere o divertirci.
Art. 21: questi e altri diritti possono essere limitati, in circostanze eccezionali, dall'autorità giudiziaria e da disposizioni di legge.
Ma ... abbiamo pure doveri sacrosanti:
Art. 34: Il diritto all'istruzione ha come contenuto, da una parte, il riconoscimento ai cittadini di qualsiasi condizione sociale del diritto di accedere al tipo di istruzione che essi ritengano più adatto a se stessi, dovere dello Stato di garantire a tutti la possibilità di istruirsi.
Art. 53 e Art. 54.
II processo di Norimberga
Dopo la fine della seconda guerra mondiale (tra il novembre del 1945 e l'ottobre del 1946) nella città di Norimberga, in Germania, si svolse il processo contro i più autorevoli esponenti del Nazismo. Durante questo processo furono analizzate le atrocità commesse dai nazisti (lo sterminio di massa, gli orrori dei campi di concentramento, ecc.). Molti di quei criminali si giustificarono dichiarando di aver commesso le atrocità, di cui erano imputati, solo per obbedienza agli ordini ricevuti secondo le leggi del proprio paese in vigore durante la seconda guerra mondiale. II tribunale nazionale, composto da giudici di diverse nazionalità, condannò a morte 24 capi nazisti per crimini contro pace, crimini di guerra e crimini contro l'umanità.