Concetti Chiave
- La tela "Cena in casa di Levi" di Veronese rappresenta l'Ultima Cena, ma il titolo fu cambiato per evitare accuse di sacrilegio.
- L'opera è caratterizzata da tre arcate monumentali che incorniciano una scena di banchetto con circa cinquanta figure.
- Veronese ambienta la scena evangelica in un contesto contemporaneo, evidenziato dagli abiti sontuosi dei personaggi.
- Il dipinto è stato oggetto di un interrogatorio dell'Inquisizione, che criticava la sua rappresentazione festosa e mondana.
- Realizzata nel 1573, la tela è esposta alla Galleria dell'Accademia di Venezia e misura 555x1280 cm.
L'Ultima Cena di Veronese
La scena del banchetto
La struttura portante dell'opera è costituita da tre arcate monumentali, sotto le quali l'artista allestisce una grandiosa scena di banchetto.
Gesù, al centro con gli apostoli, è circondato da invitati impegnati a conversare e da camerieri intenti a servire il cibo in luccicanti vassoi: una cinquantina di figure, variamente atteggiate e quasi indifferenti all'evento evangelico.
Il pittore trasferisce audacemente la scena sacra in un contesto a lui contemporaneo, come testimoniamo i sontuosi abiti indossati dai protagonisti. Pur ispirata da un episodio evangelico la "Cena in casa di Levi" è in realtà un pretesto per rappresentare una fastosa scena di banchetto della nobiltà veneziana. Il Tribunale dell'Inquisizione sottopose a un luogo interrogatorio accusandolo di aver dipinto una festa mondana che poco aveva della sacralità della Cena descritta nei Vangeli. Veronese si difese dalle accuse richiamandosi alla libertà creativa dell'artista.
DATA: 1573
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 555x1280 cm
COLLOCAZIONE: Venezia, Galleria dell'Accademia.