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Concetti Chiave

  • "Lampada ad arco" è un dipinto di Giacomo Balla, realizzato tra il 1909 e il 1911 e conservato al Museum of Modern Art di New York.
  • Il quadro rappresenta un lampione elettrico che illumina la notte, superando la luce della luna e trasmettendo emozioni simili a quelle del chiaro di luna.
  • Il tema centrale è la luce artificiale che combatte il buio, simbolo del futurismo, opponendosi alla cultura classicista e simbolista.
  • Balla analizza il raggio luminoso con segni veloci e frammentati di colori puri, creando un effetto di materializzazione della luce.
  • Il dipinto include riferimenti a temi futuristi di Marinetti, come "uccidiamo il chiaro di luna" e la lampada elettrica che esprime emozioni attraverso il colore.
Lampada ad arco di Giacomo Balla

“Lampada ad arco” è un dipinto ad olio su tela realizzato tra il 1909 e il 1911 da Giacomo Balla. È conservato al Museum of Modern Art di New York. Esso rappresenta un lampione elettrico che illumina la notte con i suoi fiotti di luce, sopraffacendo persino lo spicchio di luna. La particolarità del quadro è legata al fatto che il soggetto (un banale lampione elettrico) possa trasmettere emozioni paragonabili a quelle del chiaro di luna.
Il tema della luce artificiale in lotta col buio era già stato un soggetto privilegiato nelle rèicerche di Balla.

Adesso assume, però, un’accezione modernista legata alla poetica del futurismo, poiché la luce elettrica diviene energia di svecchiamento, che aggredisce la cultura classicista e simbolista, uccidendo il chiaro di luna dei romantici. Il motivo del lampione, che nel periodo strettamente divisionista di Balla era un elemento di paesaggio urbano, qui si trasforma, invece, in uno studio analitico del raggio luminoso nei motivi formali e nei colori che lo compongono. L’effetto della materializzazione della luce è ottenuto mediante l’accostamento di segni veloci e frammentati di colori puri che si irradiano da un nucleo luminosissimo di giallo e bianco. Sotto l’alone di luce e colori, si intravedono la falce della luna e l’ombra scura della lampada.
La tela riporta in alto a sinistra l'anno 1909, anche se una parte della critica ritiene opportuno supporre che il reale anno di esecuzione sia il 1911, proprio per il modo programmatico con cui vi sono visualizzati alcuni temi di Marinetti, da “uccidiamo il chiaro di luna” alla descrizione della “lampada elettrica che soffre, e spasima e grida con le più strazianti espressioni di colore”.

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