Concetti Chiave
- L'affresco di Giotto è parte di un ciclo narrativo commissionato da Enrico Scrovegni, che illustra la vita di Cristo e Maria.
- La scena rappresenta il momento del compianto di Cristo, con il suo corpo disteso a terra circondato da Maria e altri conoscenti.
- La disposizione dei personaggi è studiata con cura, utilizzando chiaroscuro per dar loro volume e definire lo spazio drammatico.
- Il fulcro dell'opera è l'abbraccio tra Maria e Cristo, sottolineato dalla diagonale di una parete rocciosa che guida lo sguardo.
- Giotto esprime l'umanità e il dolore dei personaggi attraverso gesti ed espressioni realistiche, evidenziando il suo approccio naturalistico.
Giotto: Compianto sul Cristo morto
L'opera fa parte di un ciclo di affreschi, dipinto per Enrico Scrovegni, che narrano la vita della Vergina e di Cristo. In questa scena Giotto rappresenta il momento in cui il corpo di Cristo, ormai privo di vita, è disteso a terra a compianto della madre e dalle persone che l'hanno conosciuto.
La disposizione dei personaggi è estremamente accurata. Le figure appaiono modellate dal chiaroscuro e hanno un volume ben definito. Le sagome massicce delle donne di spalle in primo piano servono a delimitare lo spazio oltre il quale si svolge dramma. La parete di roccia, che taglia diagonalmente la scena, conduce il nostro sguardo all'abbraccio straziante tra Maria e il Figlio, che rappresentano il vero fulcro della composizione.
Colpisce l'umanità dei gesti: la Vergine abbraccia piangendo il figlio, mentre San Giovanni, in piedi, allarga le braccia come disperato di fronte alla morte del Maestro. Anche gli altri personaggi manifestano con i gesti e le espressioni il loro dolore difronte al dramma a cui stanno assistendo. Gli angeli volteggiano nel cielo come impazziti del dolore.
Il naturalismo di Giotto si rivela anche nei dettagli (ad esempio, le mani della pia donna che sorregge il capo di Gesù).