Concetti Chiave
- La morte di Marat fu immortalata da David in una tela che divenne un simbolo dei valori rivoluzionari.
- La composizione del dipinto si ispira al modello iconografico del Cristo morto, con un forte rimando alla Deposizione di Caravaggio.
- Marat è rappresentato mentre lavora anche in punto di morte, con penna, carta e calamaio accanto a lui.
- Il contrasto tra il candore della penna e il coltello sporco di sangue enfatizza la tragedia dell'assassinio.
- L'ambiente semplice e spoglio esalta l'austerità e la dedizione di Marat agli ideali rivoluzionari, conferendogli un valore universale.
Indice
L'assassinio di Jean-Paul Marat
II 13 luglio 1793 uno dei leader della rivoluzione, Jean-Paul Marat, fu assassinato da Anne-Marie Charlotte de Cordav d’Armont, una nobildonna di idee politiche avverse. Su invito della Convenzione, David dipinse Morte di Marat, una delle sue tele più intense, che divenne un simbolo della lotta e degli ideali rivoluzionari.
Poiché l'opera doveva essere una sorta di "santificazione laica" di un martire per la causa rivoluzionaria, l’artista impostò la composizione ispirandosi al modello iconografico del Cristo morto: stretta è in particolare l’analogia formale con la Deposizione(1602-04) di Caravaggio, dipinto noto all’artista sin dai tempi del viaggio in Italia.
Il simbolismo nella morte di Marat
Il cadavere di Marat emerge dall'oscurità della stanza spoglia, avvolto da un lenzuolo bianco e immerso in una vasca d’acqua, unico e quotidiano sollievo al dolore pro-vocato da una malattia cutanea. Anche in questi momenti Marat lavorava: come rivelano la penna, la carta e il calamaio, poco prima dell’assassinio egli stava elaborando un articolo per il giornale "L’ami du peuple” (“L’amico del popolo”), strumento di lotta politica da lui fondato. Marat tiene nella mano sinistra il biglietto, con le parole ben leggibili, con cui la Corday aveva chiesto e ottenuto di essere ricevuta, mentre nella destra ha ancora la penna, il cui candore richiama per contrasto il coltello sporco di sangue abbandonato dalla donna sul pavimento.
L'ambiente e l'immagine di Marat
L’ambiente, povero e quasi monacale - il lenzuolo porta i segni di un rattoppo e una cassa di legno è usata come appoggio per scrivere -, suggerisce l’immagine di un politico austero e unicamente votato agli ideali in cui crede. La totale riduzione dei dettagli concorre a concentrare l’attenzione sull’evento tragico, dando all’immagine un valore universale che fa di Marat l’icona dell’eroe rivoluzionario moderno
Domande da interrogazione
- Chi ha assassinato Jean-Paul Marat e perché?
- Qual è il simbolismo presente nella rappresentazione della morte di Marat?
- Come viene descritto l'ambiente in cui Marat è stato assassinato?
Jean-Paul Marat fu assassinato il 13 luglio 1793 da Anne-Marie Charlotte de Corday d’Armont, una nobildonna con idee politiche avverse a quelle di Marat.
La rappresentazione della morte di Marat simboleggia la sua dedizione alla causa rivoluzionaria, con elementi come la penna e il calamaio che indicano il suo lavoro fino all'ultimo momento, e il contrasto tra il candore della penna e il coltello insanguinato.
L'ambiente è descritto come povero e quasi monacale, con dettagli minimi che sottolineano l'austerità e la dedizione di Marat agli ideali rivoluzionari, rendendolo un'icona dell'eroe rivoluzionario moderno.