darksoul98
Genius
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Concetti Chiave

  • Il rapporto tra uomo e natura è visto come un'interazione con risorse naturali limitate, fondamentali per la produzione.
  • L'aumento della popolazione e del consumo potrebbe esaurire risorse naturali essenziali, influenzando la produzione globale.
  • Il rapporto del MIT degli anni '70 prevedeva un possibile collasso dello sviluppo entro il 2010 a causa dell'esaurimento delle risorse.
  • Critiche al rapporto del MIT evidenziavano la sottovalutazione delle variabili sociali, politiche e tecnologiche.
  • Il rapporto successivo, "Oltre i limiti dello sviluppo", indica che il collasso non è inevitabile e dipende dalle scelte umane future.

Le tesi pessimistiche - Collasso demografico e produttivo

Un primo modo di analizzare il rapporto tra uomo e natura è di vedere l'ambiente come una sorta di magazzino naturale dal quale gli uomini traggono gli elementi di partenza per la loro attività produttiva: le materie prime, le fonti di energia, i sistemi biologici. Ora, tranne elementi quali l'aria, l'energia proveniente dal sole ecc, le risorse naturali sono presenti sul pianeta in quantità limitata e non sono riproducibili.

Questo fatto comporta l'esistenza di un limite alle possibilità di produzione e di consumo della società. Finché gli uomini presenti, sul pianeta sono pochi e il livello dei consumi è contenuto, questo limite resta lontano e risulta quindi irrilevante rispetto alle scelte da compiere. L'incremento demografico e l'aumento del consumo (e del prodotto) procapite possono arrivare a esaurire almeno alcuni degli elementi normali necessari alla produzione. All'inizio degli anni settanta, un gruppo di lavoro del Mit preparò un rapporto intitolato I limiti dello sviluppo, che prevedeva una possibile fine dello sviluppo intorno all'anno 2010 a causa dell'esaurimento delle risorse naturali. Lo studio analizzava il futuro andamento di cinque variabili (popolazione, formazione di capitale, risorse naturali, produzione di alimenti, inquinamento) e delle loro relazioni, ipotizzando uno sviluppo nel tempo in continuità con le tendenze manifestatesi fino a quel momento. Il rapporto del Mit, con il suo estremo pessimismo, suscitò un dibattito molto acceso e a esso furono mosse numerose critiche. Soprattutto si osservava che le variabili materiali ed economiche venivano considerate come un dato oggettivo , mentre venivano trascurate le variabili sociali, politiche e tecnologiche, le quali avrebbero potuto modificare notevolmente le tendenze e i risultati. Vent'anni dopo, gli autori del rapporto hanno ripetuto la simulazione. Il titolo del rapporto è Oltre i limiti dello sviluppo,a indicare che l'umanità ha già oltrepassato la soglia che porta al collasso demografico e produttivo. Si sottolinea però come questo esito non sia inevitabile, ma dipenda dalle scelte che I'umanità vorrà compiere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto principale del rapporto "I limiti dello sviluppo" del Mit?
  2. Il rapporto "I limiti dello sviluppo" del Mit prevede una possibile fine dello sviluppo intorno all'anno 2010 a causa dell'esaurimento delle risorse naturali, analizzando variabili come popolazione, risorse naturali e inquinamento.

  3. Quali critiche sono state mosse al rapporto del Mit?
  4. Le critiche principali al rapporto del Mit riguardavano il fatto che considerava le variabili materiali ed economiche come dati oggettivi, trascurando le variabili sociali, politiche e tecnologiche che avrebbero potuto modificare le tendenze.

  5. Cosa indica il titolo del rapporto "Oltre i limiti dello sviluppo"?
  6. Il titolo "Oltre i limiti dello sviluppo" indica che l'umanità ha già oltrepassato la soglia che porta al collasso demografico e produttivo, ma sottolinea che questo esito non è inevitabile e dipende dalle scelte future dell'umanità.

Domande e risposte