Spese per beni e servizi

Spese per beni e servizi

Le spese per beni e servizi (dette anche spese reali o spese dirette) sono costituite dai compensi pagati dalla Pubblica amministrazione per l'acquisto di beni odi prestazioni da impiegare nelle attività pubbliche (spese per l'acquisto di beni strumentali o prodotti finiti, compensi per prestazioni di lavoro subordinato o autonomo).
Sono definite spese-prezzo, perché sono il corrispettivo di una controprestazione. Hanno il carattere di spese correnti quando sono finalizzate ad assicurare il normale svolgimento delle funzioni pubbliche istituzionali (organizzazione degli uffici legislativi, amministrativi, giudiziari) e dei servizi di pubblica utilità (trasporti, sanità, istruzione ecc.).

Fra le voci più rilevanti vi sono le spese per i dipendenti degli uffici pubblici (redditi di lavoro dipendente) e quelle per l'acquisto di materiali di consumo, prodotti finiti, prestazioni di lavoro autonomo ecc. (consumi intermedi). Hanno il carattere di spese in conto capitale quando sono finalizzate alla costituzione di capitali fissi per gli apparati delle Pubbliche amministrazioni o per la collettività (investimenti fissi); ne sono esempi le spese per impianti, macchinari e altri beni strumentali durevoli, per la costruzione di strade, per la costruzione o l'acquisto di edifici pubblici ecc.). Le spese per beni e servizi costituiscono impiego effettivo di risorse e quindi incidono direttamente sulla domanda globale; hanno l'effetto di incrementare direttamente il prodotto interno lordo poiché danno luogo alla produzione di beni o servizi pubblici. Possono anche avere un effetto redistributivo quando i beni e i servizi prodotti vengono erogati gratuitamente a favore delle categorie economicamente più deboli o delle aree territoriali più disagiate (si pensi, per esempio, alla prestazione di servizi di assistenza agli anziani, alla costruzione di case popolari o alla costruzione di strade in zone impervie e isolate).